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Playoff NBA, Jamal Murray MVP di gara-1: "Bubble Murray? No, finalmente sono sano"

NBA
©Getty

Con i suoi 34 punti e 9 assist Jamal Murray ha deciso gara-1 della serie contro i Phoenix Suns, trascinando i Denver Nuggets al successo e dimostrando di essere tornato ai livelli dei playoff del 2020 nella bolla di Orlando. A precisa domanda però il canadese ha specificato: "Non sono quello della bolla, semplicemente adesso sono sano. Non so quante volte devo dimostrare quello che sono affinché crediate nel mio gioco"

In questi ultimi tre anni contrassegnati dagli infortuni, sui Denver Nuggets si è ripetuta la stessa storia come una cantilena: se torna il Jamal Murray della bolla di Orlando allora se la giocano con tutti. Dopo un gravissimo infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro subito nel 2021 e una regular season nella quale ha faticato a ritrovare il suo ritmo, ora il canadese è definitivamente esploso con l’inizio dei playoff. In gara-1 contro i Phoenix Suns sono arrivati 34 punti, 5 rimbalzi, 9 assist e 2 recuperi con 13/24 al tiro di cui 6/10 dalla lunga distanza, risultando semplicemente il miglior giocatore in campo nonostante la presenza di un due volte MVP nella sua stessa squadra (Nikola Jokic), uno dei più grandi realizzatori di sempre dall’altra parte (Kevin Durant) e il miglior giocatore di questi playoff finora (Devin Booker, insieme a Jimmy Butler). Tutti messi in fila dalla prova di Murray, che ha esaltato il pubblico della Ball Arena di Denver in più di un’occasione, in particolare con un layup acrobatico dopo aver sprintato in mezzo a Durant e Chris Paul con un palleggio dietro la schiena dopo aver recuperato un rimbalzo lungo. Una giocata che dimostra che Murray è definitivamente a posto dal punto di vista atletico, e i risultati che stiamo vedendo — terza prestazione da 30+ in sei gare di playoff finora — lo dimostrano ampiamente.

Le parole di Murray dopo la gara: "Continuo a dimostrare che si sbagliano"

Intervistato da TNT dopo la gara, alla domanda di Kenny Smith se si sentisse più "Bubble Murray" o "Healthy Murray", il canadese ha indicato senza indugio la seconda opzione: "Finalmente sono sano. Non so quante altre volte devo dimostrare chi sono affinché voi crediate nel mio gioco o in quello che faccio. Posso solo continuare a giocare così e dimostrare a tutti che si sbagliano su di me". I numeri di questi playoff sono indiscutibili: 28.3 punti, 5.5 rimbalzi, 6.8 assist e 4 triple di media con il 48% dal campo, il 46% da tre e il 92% ai liberi per una percentuale reale del 61.3%. Numeri di assoluta élite che testimoniano non solo che la bolla di Orlando non è stata un’anomalia nella sua carriera, ma che il suo recupero è definitivamente concluso. E non potrebbe esserci notizia migliore per i Nuggets, che hanno ritrovato il partner ideale per i pick and roll con Nikola Jokic e vogliono legittimare il primo posto della Western Conference conquistato in regular season.

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