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Mercato NBA, Milwaukee licenzia Mike Budenholzer: addio dopo cinque anni

NBA
©Getty

Dopo l'eliminazione al primo turno per mano dei Miami Heat, i Milwaukee Bucks hanno deciso di licenziare coach Mike Budenholzer. Il capo-allenatore del titolo 2021 lascia il Wisconsin dopo cinque anni nei quali i Bucks hanno vinto più partite di chiunque altro, chiudendo per tre volte con il miglior record della lega ma senza riuscire ad arrivare in finale in quelle occasioni. Sono già diversi i nomi che circolano per la sua successione

Un’eliminazione al primo turno quando si ha il miglior record della NBA non è un evento che può passare senza lasciare degli strascichi. A circa una settimana di distanza dalla cocente eliminazione in cinque gare per mano dei Miami Heat di Jimmy Butler, i Milwaukee Bucks hanno deciso di licenziare coach Mike Budenholzer, il primo passo di una off-season che si preannuncia decisamente calda in Wisconsin. Budenholzer era stato assunto nel 2018 e negli ultimi cinque anni ha guidato i Bucks a un record di 271-120 in regular season, una percentuale di vittorie vicina al 70% che rappresenta il miglior dato nell’ultimo lustro in tutta la NBA. In tre occasioni i Bucks hanno chiuso con il miglior record della lega (2018-19, 2019-20 e 2022-23), anche se in nessuna di quelle tre volte sono riusciti a raggiungere le Finals — cosa che invece hanno fatto nel 2020-21 conquistando il primo storico titolo NBA a 50 anni di distanza dall’ultimo. "È stata una decisione molto difficile" ha spiegato il General Manager Jon Horst. "Bud ha guidato la squadra per cinque incredibili stagioni e al primo titolo dei Bucks in 50 anni, creando un’era di successo. Siamo grati per la cultura vincente e la leadership che ha aiutato a creare a Milwaukee. Per noi si tratta di un’opportunità per concentrarci e ritrovare energie nel nostro tentativo di costruire la prossima stagione da titolo".

Le colpe di Budenholzer: rendimento ai playoff e adattabilità

Budenholzer paga soprattutto il rendimeto sotto le asperttative dei Bucks una volta arrivati in post-season e una certa intransigenza nel proporre aggiustamenti durante le serie e durante le partite, rimanendo sempre aggrappato al suo piano partita originario e ai suoi principi di gioco indipendentemente dagli avversari. Il coach era già stato vicino al licenziamento nel 2021 e sarebbe probabilmente arrivato nel caso in cui non fosse arrivato il titolo, specialmente al secondo turno quando i Bucks ebbero bisogno di un supplementare in gara-7 per superare i Brooklyn Nets incerottati. Il suo rendimento ai playoff è sempre stato inferiore a quello della regular season sin dai tempi degli Atlanta Hawks (213-197 di record in stagione, 17-22 in post-season), confermandosi tale anche a Milwaukee dove in cinque anni ha conquistato 39 vittorie a fronte di 26 sconfitte. Nella serie contro Miami, in particolare, la sua decisione di togliere Brook Lopez sull’ultimo possesso dei regolamentari di gara-5 e i mancati timeout nel finale di gara quando ne aveva ancora a disposizione si sono rivelati errori cruciali, anche se bisogna sottolineare come Budenholzer stesse affrontando un periodo personale difficile dopo aver perso uno dei suoi fratelli in un incidente stradale prima di gara-4 contro gli Heat.

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I nomi per la successione: Nurse, Vogel e la soluzione interna Lee

Degli ultimi quattro allenatori capaci di vincere il titolo NBA, l’unico ad aver mantenuto il suo posto in panchina è Steve Kerr, mentre Nick Nurse (2019), Frank Vogel (2020) e ora Budenholzer non sono già più a capo della squadra che hanno recentemente portato alla vittoria. Proprio Nurse e Vogel sono due dei nomi fatti per la successione di Budenholzer, anche se una delle candidature più forti sembra quella del suo assistente Charles Lee, già finalista per il posto di capo-allenatore vacante dei Detroit Pistons. Non dovrebbero mancare comunque i candidati per il posto, visto che i Bucks — forti di una superstar come Giannis Antetokounmpo ancora nel prime della sua carriera — promettono di continuare a essere una contender anche per gli anni a venire.

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