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NBA, Phil Knight non demorde: il fondatore di Nike vuole ancora i Portland Trail Blazers

NBA
©Getty

Lo storico fondatore di Nike, da sempre grande appassionato di pallacanestro, non avrebbe ancora smesso di puntare all’acquisizione dei Portland Trail Blazers, squadra di casa per l’azienda di Beaverton. Fino a questo momento però tutti i suoi tentativi — anche fantasiosi — sono stati rispediti al mittente da Jody Allen, che ha rifiutato più di due miliardi di dollari

Phil Knight non è mai stato noto per essere un uomo paziente, abituato a raggiungere tutto quello che vuole nel più breve tempo possibile. Il CEO di Nike, però, da anni ormai è costretto ad attendere pazientemente il suo turno: il suo grande obiettivo, infatti, è quello di acquistare i Portland Trail Blazers, la franchigia NBA più vicina alla sede della sua azienda a Beaverton, nello stato dell’Oregon. Fino a questo momento però ogni suo tentativo è stato rispedito al mittente da parte della famiglia Allen, anche dopo la scomparsa di Paul (che secondo alcuni report aveva dato disposizione di cedere le franchigie entro 10 anni dalla sua morte e devolvere i ricavati a vari enti benefici) e la presa in consegna della squadra da parte della sorella Jody nel 2018, che ha rifiutato anche più di due miliardi di dollari da parte di Knight e il co-proprietario dei Los Angeles Dodgers Alan Smolinisky. Ciò nonostante, Knight e il suo socio non intendono mollare la presa: come riportato in un articolo del Wall Street Journal, in numerose occasioni, anche all’inizio del 2023, i due hanno detto chiaramente a Jody Allen di essere ancora interessati a concludere l’affare, anche alzando il prezzo rispetto ai 2 miliardi già proposti vista l’acquisizione dei Phoenix Suns per 4 miliardi da parte di Mat Ishbia. Neanche il coinvolgimento di Bert Kolde, pezzo grosso della Vulcan Inc. che gestisce sia i Blazers che i Seattle Seahawks per la famiglia Allen, ha smosso le acque, così come un tentativo fantasioso da parte di Smolinisky, che addirittura ha scritto una lettera a mano a Jody Allen per convincerla a trattare. Niente da fare però: a Smolinsky è arrivata una email con una risposta molto semplice, sempre la stessa da anni: le squadre di Paul Allen non sono sul mercato. E anche alcuni degli uomini più ricchi e potenti del mondo dovranno continuare ad aspettare quantomeno che la NBA rinegozi verso l’alto il contratto dei diritti televisivi, che inevitabilmente alzerà il valore delle squadre. Solo dopo quel passaggio, quindi, si potrà aprire un varco, ma toccherà attendere.