Nikola Jokic ha vinto all'unanimità il premio di MVP delle Finals, chiudendo la serie contro i Miami Heat con 30 punti e 14 rimbalzi di media dominando senza alcuna discussione. A fine partita il serbo ha trattenuto le emozioni, dicendo solo "Il lavoro è stato fatto, possiamo andare a casa adesso" nell'intervista post-match. Per tutta la premiazione è stato accompagnato dalla figlia Ognjena
"Il lavoro è stato fatto, adesso possiamo andare a casa". Che Nikola Jokic non sia un uomo di molte parole né uno a cui piace esternare le proprie emozioni ormai lo abbiamo capito da tempo, e neanche la vittoria del primo titolo di MVP della sua carriera lo ha smosso più di tanto. Pochi secondi dopo la fine di gara-5 contro i Miami Heat che ha incoronato i Denver Nuggets come campioni NBA, il primo pensiero del serbo è stato quello di andare a salutare tutti i membri dei Miami Heat, e solamente dopo - braccato da Lisa Salters, bordocampista di ESPN che prima della finale di conference contro i Lakers aveva ammesso di non conoscerlo bene (pur essendo già un due volte MVP) - ha festeggiato insieme al resto della sua famiglia. "E' incredibile, Miami è una grande squadra - ha detto nell'intrervista in campo -, li rispetto tantissimo. Noi abbiamo fatto uno sforzo enorme per vincere, anche oggi che non segnavamo mai. Abbiamo difeso forte, abbiamo messo solo una novantina di punti, ma ce l'abbiamo fatta. Il bello del basket è che non puoi mai prevedere come andranno le cose, è per questo che è uno sport divertente", ha detto il Joker, prima di ritirare il trofeo di MVP delle Finals.
Il serbo ha quindi ricevuto il premio di MVP delle Finals, dedicato a Bill Russell dalle mani del commissioner Adam Silver. "E' la prima volta che lo assegnamo senza la presenza di Russell - ha sottolineato Silver - e siamo incredibilmente felici di poterlo dare a un altro centro". Jokic ha alzato il trofeo con in braccio la figlia Ognjena, e ha subito voluto condividere con tutti il premio ottenuto. "Siamo una grande squadra, non abbiamo vinto individualmente, ma per chi avevamo al nostro fianco. Crediamo uno nell'altro e abbiamo rapporti profondi. Il trofeo è importante, abbiamo fatto una cosa incredibile, ma le relazioni umane lo sono di più". Ancora una grande dimostrazione di modestia da parte del Joker, che diventa il giocatore con la scelta più bassa al Draft (41) a vincere il premio di MVP delle Finals. Jokic chiude le sue primie finali con 30.2 punti, 14 rimbalzi e 7.2 assist di media, tirando con un incredibile 58.3% dal campo. Il 'lavoro è stato fatto' alla grande, ora può davvero andare a casa.