Difficile (nonostante la disponibilità degli Wizards ad accoglierlo) che Chris Paul - ceduto da Phoenix - possa restare nella capitale. Lo vogliono a L.A.: ai Clippers per un clamoroso ritorno al passato, ai Lakers dove troverebbe il suo grande amico LeBron James
A muoversi, su rotte inverse, nello scambio che ha portato Beal da Washington a Phoenix c'è anche Chris Paul, che approda (o approderebbe) così nella capitale. Dove fanno sapere che il grande veterano sarebbe accolto con piacere in squadra ma che - nel caso CP3 esprima il desiderio di giocare gli ultimi anni di carriera in una squadra in lotta per il titolo - la disponibilità ad assecondare i suoi desideri è totale. E così pare proprio che finirà per essere. Paul, 38 anni da poco compiuti, pare interessato a esplorare soluzioni che possano portarlo altrove, in squadre più competitive degli Wizards. E tutti i segni sembrano portare verso Los Angeles, città che il giocatore conosce bene. Ai Clippers, infatti, CP3 ha giocato per sei stagioni (dal 2011 al 2017, con cinque convocazioni all'All-Star Game) e sembra esserci interesse da parte della squadra di Steve Ballmer a una "romantica" reunion con il giocatore. La concorrenza più accesa però potrebbe arrivare dai "cugini" dei Lakers, per molti i veri favoriti nella corsa a Paul. Anche in questo caso - almeno in un certo senso - potrebbe considerarsi un ritorno: il giocatore infatti ancora nel lontano 2011 era stato scambiato da New Orleans ai Lakers, trade però saltata per il veto diretto dell'allora commissioner David Stern (che temporanemaente aveva la gestione de-facto della franchia della Lousiana).
Trade o buyout? Clippers o Lakers? I dubbi sul futuro di CP3
L'approdo a Los Angeles, però, sarebbe differente a seconda della squadra prescelta. I Clippers imbastirebbero una trade che darebbe a Washington giocatori utili alla causa degli Wizards (Norman Powell e Robert Covington i nomi più gettonati), mentre i Lakers apparirebbero i favoriti (offrendo il minimo garantito assicurato ai veterani) se si procedesse al suo buyout e Paul fosse libero di scegliersi la squadra da free agent.
