Breve (come si poteva immaginare) la permanenza nella capitale USA di Chris Paul, che ora avrà forse la sua miglior chance di conquistare il titolo NBA giocando al fianco di Steph Curry in California. Gli Warriors - un anno dopo averlo lautamente pagato - scelgono di liberarsi di Jordan Poole, investendo tutto sul presente per continuare a vincere
A poche ore dal Draft, i Golden State Warriors mettono a segno un sorprendente colpo di mercato, organizzando uno scambio che manda a Washington Jordan Poole (oltre a Patrick Baldwin Jr.) e scelte future per mettere le mani su Chris Paul, in grande veterano finito nella capitale USA per via dello scambio che ha portato Bradley Beal a Phoenix. Si tratta del primo grande movimento di mercato del nuovo GM Mike Dunleavy Jr., che indica chiaramente la filosofia della squadra californiana: quella di massimizzare la finestra temporale di Steph Curry portando in squadra veterani di grande talento che possano aiutare gli Warriors a vincere subito. Poole - lautamente ricompensato da Golden State solo lo scorso ottobre - è più giovane e ha sicuramente molto "upside", ma quanto successo con Draymond Green al via della scorsa stagione (il famoso pugno incassato in allenamento) ha con ogni probabilità reso quasi impossibile la convivenza a lungo termine dei due. E Green (altro veterano importante per vincere subito) ne esce rinforzato, con gli Warriors che sembrano intenzionati a continuare a lottare per il titolo con il loro nucleo storico a cui oggi aggiungono anche un talento straordinario come quello di Chris Paul, seppure 38enne. A Washington vanno anche due scelte future, una al secondo giro del Draft 2027 e una prima scelta (ma protetta nelle prime 20 posizioni) del 2030.
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