La scelta di accasarsi ai Grizzlies (a far da mentore a Ja Morant, oltre che a sostituirlo nelle prime 25 gare) nasconde un doppio ritorno al passato per l'ex MVP NBA, che nella città del Tennessee aveva disputato la sua unica stagione al college. Un ritorno confermato dalla scelta del numero di maglia
Un cerchio (professionale) che si chiude. Può forse essere letta così la scelta di Derrick Rose che - 16 anni dopo aver giocato al college per Memphis - sceglie la città del Tennessee per quello che potrebbe essere l'ultimo stop della sua carriera. Un ritorno al passato che si perfeziona anche con la scelta del numero di maglia, che a giudicare dalle foto pubblicate dalla moglie sul proprio profilo Instagram, ai Grizzlies tornerà a indossare quel n°23 che lo aveva già visto protagonista ai Tigers, trascinati fino in finale NCAA (persa per il tiro allo scadere di Mario Chalmers contro Kansas nel 2008) nell'unico anno trascorso al college. E anche la scelta da parte di Rose di indossare il n°23 all'università nasconde un retroscena: lui infatti avrebbe voluto mantenere il n°25 sfoggiato al liceo, la Simeon Career Academy, per continuare a tener viva la memoria di Benji Wilson, il 19enne della stessa high school ucciso davanti a scuola quando era considerato da tutti il miglior prospetto di tutti gli Stati Uniti.
Ma ai Tigers il 25 era stato indossato da Penny Hardaway (che oggi del college di Memphis è l'allenatore) ed era già stato ritirato. Da lì la scelta del 23, oggi confermata nel suo ritorno a Memphis, stavolta in maglia Grizzlies.