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WNBA, Sabrina Ionescu sempre on fire: segna tre "canestri da 4" in fila. VIDEO

NBA
©Getty

Dopo l’incredibile prestazione nella gara del tiro da tre punti, Sabrina Ionescu ha confermato la sua incredibile precisione dalla lunga distanza segnando tre canestri in fila “da quattro punti”, andando a bersaglio dai loghi posizionati sul parquet a 8.5 metri dal canestro per la partita delle stelle della WNBA, vinta dalla sua squadra per 143 a 127

L’incredibile prestazione di Sabrina Ionescu alla gara del tiro da tre punti, realizzando 25 canestri sui 27 palloni disponibili distruggendo il record degli uomini detenuto da Steph Curry e Tyrese Haliburton, ha fatto il giro del mondo. La stella delle New York Liberty ha poi confermato la sua precisione dalla lunga distanza anche nella partita delle stelle della WNBA, sfruttando la regola implementata giusto per l’All-Star Game: sul campo c’erano infatti quattro cerchi, posizionati a 8.5 metri di distanza dal canestro, dai quali i tiri segnati valevano 4 punti invece che 3. Ebbene, Ionescu nel corso del secondo quarto della sfida — disputata coi ritmi canonici di una partita delle stelle, quindi senza grande intensità — ha segnato tre conclusioni in fila da quella distanza siderale, ispirando la vittoria del Team Stewart di cui faceva parte, vincendo per 143 a 127 contro Team Wilson. Presenti alla partita disputata a Las Vegas anche una lunghissima serie di giocatori della NBA, da Kevin Durant a Anthony Davis, DeMar DeRozan, Grant Williams, Scoot Henderson, Jaren Jackson Jr. e leggende del passato come Tracy McGrady e Dwyane Wade, che proprio in questi giorni è diventato socio di minoranza delle Chicago Sky.

Primo All-Star Game di ritorno per Brittney Griner

A conquistare il premio di MVP della serata è stata Jewell Loyd delle Seattle Storm grazie a una prestazione da 31 punti, record per l’ASG della WNBA, realizzando ben 10 conclusioni dalla lunga distanza (di cui una da quattro punti) per confermare il suo status di capocannoniere della lega (25.7 punti di media pur in una squadra ultima in classifica dopo gli addii di Breanna Stewart e Sue Bird). A rubare la scena è stata però la presenza di Brittney Griner, al suo primo All-Star Game dopo i quasi 10 mesi di prigionia in Russia: il centro delle Phoenix Mercury ha chiuso con 18 punti (tra cui due schiacciate) e 13 rimbalzi, confermandosi come una delle migliori giocatrici della lega nonostante la lunga pausa dal gioco per la felicità di tutte le sue colleghe, che solo un anno fa indossavano la sua maglia per aumentare l'attenzione sul suo caso. Dodici mesi dopo hanno potuto riabbracciarla in campo, e anche lei ha potuto divertirsi regalando spettacolo sul parquet e fuori.

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