I New York Knicks, reduci da una stagione molto positiva, appaiono decisi a migliorare ulteriormente il roster a disposizione di Tom Thibodeau. E nel mirino c'è prima di tutto l'MVP in carica
Il percorso intrapreso dai New York Knicks nella primavera del 2020, avviato con l'ingaggio di coach di Tom Thibodeau e la nomina di Leon Rose a capo del front office, ha già portato a traguardi importanti. La serie contro Cleveland, prima soddisfazione ai playoff nel corso degli ultimi dieci anni, è forse quello più concreto, anche se l'eliminazione al turno successivo per mano dei Miami Heat ha lasciato la sensazione che il lavoro da fare sia ancora molto. Non solo, grazie alle prestazioni sul campo e alle scelte di mercato oculate, in netta discontinuità rispetto al passato, non solo recente, i Knicks hanno riguadagnato una rispettabilità e una credibilità smarrite da tempo. New York è quindi tornata a essere una piazza appetibile per giocatori di altro livello, come confermato dalla scelta di Jalen Brunson di lasciare Dallas per approdare alla corte di Thibodeau un anno fa. E ora i Knicks non sembrano avere alcuna intenzione di fermarsi e, forti degli asset accumulati e della flessibilità della struttura salariale di squadra, appaiono più che mai decisi a portare al Madison Square Garden almeno una tra le stelle NBA di prima grandezza.
Tante idee, qualche nome, un solo sogno
Come riportato da Fred Katz per "The Athletic", i nomi accostati a New York in queste ultime due settimane sono stati diversi. E se a proposito di Karl Anthony Towns sono emerse perplessità che hanno bloccato sul nascere la possibile trattativa con Minnesota, per quanto riguarda Zach LaVine sono state le richieste esorbitanti messe sul tavolo da Chicago a far saltare qualsiasi ipotesi di trade. Sotto la guida di Leon Rose, d'altro canto, i Knicks hanno dimostrato di non avere particolare fretta e di non essere disposti a sacrificare il proprio futuro per assicurarsi un giocatore di cui non sono convinti appieno, come successo la scorsa estate con Donovan Mitchell. A dire il vero, però, esiste un giocatore per cui a New York sarebbero pronti a sacrificare tutto il sacrificabile: Joel Embiid. I legami tra il centro dei Sixers e Rose, che è stato il suo agente per tutta la prima parte di carriera, rappresentano per molti un elemento che metterebbe i Knicks in prima fila come destinazione plausibile nel caso in cui il giocatore dovesse lasciare Philadelphia. Le recenti dichiarazioni dell'MVP in carica, infine, hanno riacceso l'interesse attorno al suo possibile futuro in maglia blu-arancio. La strada che potrebbe portare il camerunense da Philadelphia a New York si prospetta ben più lunga di quella che separa le due città, poco meno di 100 miglia, perché i Sixers al momento non sembrano affatto interessati a discutere dell'ipotesi. Tuttavia, se le cose dovessero cambiare, magari anche per effetto del caso Harden, i Knicks sarebbero più che pronti a entrare in gioco.