L'acredine di Paul Pierce verso Dwyane Wade, con cui ha battagliato spesso e volentieri nella lunga saga tra Celtics e Heat, non sembra essere stata mitigata dal tempo. E l'ex ala biancoverde è tornata ancora una volta sui motivi per cui il rivale ha vinto più titoli di lui
Anche in piena offseason, l'NBA non fa mancare alcune certezze. Tra queste c'è che la rivalità tra Boston Celtics e Miami Heat, arricchitasi recentemente di un nuovo capitolo con la vittoria di Jimmy Butler e compagni in finale di conference, continua anche fuori dal campo e si trascina nel corso degli anni. La seconda è che Paul Pierce, la cui canotta numero 34 è appesa vicino al soffito del TD Garden di Boston, non è tipo da tirarsi indietro quando gli viene concesso il pulpito per una polemica. Ospite del "Dan Le Batard Show with Stugotz", il campione NBA 2008 è tornato a cavalcare un suo grande cavallo di battaglia, ovvero la teoria secondo cui media e tifosi non ne avrebbbero mai riconosciuto a pieno la grandezza. E per aggiungere un pò di pepe all'uscita, Pierce ha pensato bene di tirare in ballo un vecchio avversario.
Tutto merito di LeBron e Shaq
"Datemi Shaq nella mia squadra, oppure datemi LeBron e Bosh e pensate che non vinceremmo un titolo o due?" ha esordito Pierce, stuzzicato a proposito del paragone con Dwyane Wade, su cui si era già espresso nel 2019 dichiarando di essergli superiore. I due, i cui nomi sono presenti nella prestigiosa lista dei 75 migliori giocatori della storia NBA diramata nel 2021 in occasione del 75° compleanno della lega, sono stati a lungo avversari nelle serie tra Celtics e Heat che hanno animato i playoff dell'est dalla metà degli anni duemila in poi. A Pierce, però, non sembra andar giù il fatto che Wade abbia in bacheca tre titoli contro l'unico vinto da lui accanto a Kevin Garnett e Ray Allen. "Io sono un attaccante migliore, tiro meglio da tre, gioco meglio in post, sono più abile ad andare in lunetta" ha poi rincarato la dose Pierce, parlando come se fosse ancora in attività. E, in effetti, anche se si è ritirato ormai da più di sei anni, The Truth non sembra affatto aver perso la vis polemica che lo contraddistingueva quando era sul parquet.