Le voci di mercato danno come molto improbabile la permanenza a lungo termine della guardia arrivata la scorsa estate a Cleveland. Secondo Tim Bontemps di "Espn" i Cavaliers potrebbero addirittura provare a scambiarlo nei prossimi mesi
Sono trascorsi meno di undici mesi dalla trade che a settembre del 2022 aveva portato Donovan Mitchell a Cleveland, ma nel rapporto tra il giocatore e i Cavaliers sembrano intravedersi già le prime crepe. Il giocatore, a dire il vero, è sotto contratto ancora per tre stagioni, di cui l'ultima soggetta a player option. Eppure, stando a quanto riportato da Tim Bontemps durante l'ultima puntata del podcast "The Hoop Collective", la permanenza a lungo termine di Mitchell in Ohio sarebbe a forte rischio. Secondo Bontemps, infatti, solo un deciso successo di squadra, ritenuto altamente improbabile dalla firma di "ESPN", potrebbe convincere Mitchell a fare di Cleveland la sua dimora permanente.
Ancora dubbi, ancora New York
L'ombra lunga dei New York Knicks, che già un anno fa sembravano la destinazione preferita dal giocatore, sembra allungarsi sulle prospettive future dei Cavs. Sempre secondo Bontemps, infatti, Cleveland difficilmente riuscirà a fare meglio dello scorso anno, con l'uscita al primo turno dei playoff proprio contro i Knicks. E allora Mitchell potrebbe tornare a sognare New York, magari anche provando a forzare una trade come ormai quasi d'abitudine per le stelle NBA che vogliono cambiare aria. Nel caso di un'apertura a possibili scambi, è probabile che Cleveland cercherebbe quantomeno di ottenere una compensazione adeguata. Per convincere gli Utah Jazz, infatti, i Cavs avevano dovuto sacrificare tra gli altri Lauri Markkanen, poi diventato un All Star, oltre a tre prime scelte. Mitchell ha conculso la sua prima stagione in Ohio a 28,3 punti, 4,3 rimbalzi e 4,4 assist di media e, se dovesse davvero finire sul mercato, c'è da scommettere che i Knicks non sarebbero l'unica squadra interessata a portarselo a casa.
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