Impegnato in un torneo estivo a Toronto, il canadese è stato oggetto di attenzioni poco gentili da parte del pubblico di casa. L'ala degli Houston Rockets, però, si è presa una rivincita immediata
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A torto o a ragione, Dillon Brooks è considerato uno dei giocatori più antipatici di tutta la NBA. Non che la cosa lo disturbi troppo, anzi. Dentro e fuori dal campo, Brooks non ha mai fatto niente per cambiare la percezione che buona parte di addetti ai lavori e appassionati hanno di lui, impegnandosi viceversa a recitare spesso e volentieri il ruolo del cattivo. E ora la fama accumulata sembra seguire il giocatore anche fuori dai palazzetti della NBA. Impegnato in un torneo estivo a Toronto, Brooks, che è canadese e con ogni probabilità giocherà con la nazionale ai prossimi Mondiali, è stato accolto dal pubblico di casa al coro di "overrated", sopravvalutato. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è al contratto concessogli dagli Houston Rockets giusto qualche settimana fa. Secondo i tifosi sugli spalti, gli 86 mlioni di dollari che Brooks prenderà nell'arco dei prossimi quattro anni non sono rappresentativi del suo reale valore. Il giocatore, però, evidentemente abituato a ben altri livelli di provocazione, ha prima risposto con un applauso sarcastico e poi ha segnato 28 punti, trascinando la sua squadra alla vittoria. Dillon Brooks, insomma, sembra proprio apprezzare ogni opportunità di interpretare il "villain" della situazione. A Houston si augurano che la sua reazione sia la stessa anche a partire dal prossimo ottobre sui parquet dell'NBA.
