Con una dichiarazione del portavoce della famiglia James è stato chiarito che la probabile causa dell’arresto cardiaco subito da Bronny lo scorso mese è un difetto congenito al cuore, identificato da tre diverse valutazioni a Los Angeles e nel New Jersey. Il figlio primogenito di LeBron James dovrebbe comunque tornare a giocare nel prossimo futuro, dopo essersi impegnato con l’università di Southern California
Dopo il grande spavento a seguito dell’arresto cardiaco subito durante un allenamento nel mese di luglio, Bronny James può guardare al futuro con un po’ più di ottimismo. Come dichiarato dal portavoce della famiglia James in un comunicato, a seguito di tre diverse valutazioni effettuate al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e due successive alla Mayo Clinic e all’Atlantic Health-Morristown Medical Center in New Jersey, è stato riscontrato un difetto congenito al cuore di Bronny, probabile causa del malore subito. "Si tratta di un difetto significativo sia a livello anatomico che funzionale, ma che può e verrà curato" si legge nel comunicato. "Siamo molto fiduciosi nel pieno recupero di Bronny e per un suo ritorno alla pallacanestro nel prossimo futuro. Continueremo a fornire aggiornamenti ai media pur reiterando la richiesta di privacy della famiglia".
Bronny James, figlio primogenito di LeBron, era stato tenuto in ospedale per tre giorni dopo essersi sentito male durante un allenamento lo scorso 24 luglio al Galen Center dell’università di Southern California, con la quale ha deciso di impegnarsi per le prossime stagioni. Arrivato come prospetto cinque stelle, insieme a lui è arrivato a USC anche Isaiah Collier, recruit numero 1 della classe del 2023 secondo ESPN, con il quale avrebbe dovuto dare la caccia al titolo della Pac-12 e a un posto nel torneo NCAA, oltre che a una scelta al Draft nel 2024. Tutti progetti che per il momento dovranno attendere, ma la carriera di Bronny non sembra essere a rischio.
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