All'appello mancano due tasselli importanti come quelli che riguardano James Harden e Damian Lillard, ma per il resto il mercato estivo della NBA è di fatto terminato. Alcune squadre si sono mosse bene, inseguendo i propri obiettivi con decisione e velocità. Altre, invece, hanno perso buone occasioni o sono rimaste bloccate in situazioni che non promettono niente di buono. "Bleacher Report" ha selezionato le sette peggiori offseason del 2023
SETTE DOMANDE CHE ACCOMPAGNERANNO LA STAGIONE NBA | LEGGI L'ARTICOLO
- L'addio a John Collins, peraltro di fatto svenduto agli Utah Jazz, non basta a fare ordine in un roster lungo ma privo di gerarchie chiare. In estate gli unici innesti di rilievo sono stati quelli di veterani come Patty Mills e Wesley Matthews. Per Quin Snyder, subentrato a stagione in corso lo scorso febbraio, c'è ancora molto lavoro da fare
- A Chicago si continua a inisistere su quella che appare sempre più come la perfetta ricetta per la mediocrità. Squadra di fatto confermata in blocco, con il solo Jevon Carter arrivato per compensare l'assenza prolungata di Lonzo Ball. Il rinnovo concesso a Nikola Vucevic (60 milioni in 3 anni) è lo specchio del mercato dei Bulls
- Altra squadra confermata in blocco, con il potenziale innesto di James Harden destinato a quanto pare a rimanere in sospeso per la prima parte di stagione. Tutte le questioni aperte, a cominciare dall'affidabilità fisica della due stelle Kawhi Leonard e Paul George, rimangono sul tavolo. L'età media del roster, infine, comincia a farsi preoccupante
- Una stella che dà del bugiardo al presidente della franchigia, l'altra stella che comincia a mugugnare in maniera sempre più evidente e un mercato bloccato dalla complicata struttura salariale della squadra. Come se non bastasse, sono stati persi diversi giocatori di rotazione, sostituiti da veterani come Patrick Beverley e Danny Green, forse all'ultima corsa. Non esattamente il quadro ideale da consegnare al nuovo coach Nick Nurse
- La telenovela che riguarda Damian Lillard ha tenuto banco dall'avvio del mercato e, fin qui, la sua mancata soluzione ha bloccato un'opera di rinnovamento ormai non più rimandabile. Oggi come oggi, il roster dei Blazers assomiglia ad un miscuglio di veterani dal salario pesante come Jusuf Nurkic e Jerami Grant e giovani promesse come Scoot Henderson a cui andrebbero date le chiavi della squadra
- Dopo essere stati una della realtà più attive sul mercato negli ultimi anni, con trade avventurose e azzardate come quella poi rivelatasi vincente per Kawhi Leonard, da qualche tempo a Toronto regna l'immobilismo. Perso Fred VanVleet senza ottenere nulla in cambio, i Raptors non hanno nemmeno risolto i casi che riguardano Pascal Siakam e O.G. Anunoby, dati in partenza per tutta la scorsa stagione ma al momento ancora in Canada
- La cessione della stella Bradley Beal ha aperto le porte girevoli dello spogliatoio degli Wizards, che da lì in poi hanno cominciato a girare senza più fermarsi. Che la squadra, dopo un decennio abbondante nella terra di nessuno della parte bassa del tabellone playoff della Eastern Conference, sia in ricostruzione non è un mistero per nessuno. Forse, però, in estate potevano essere fatte scelte più radicali rispetto alla costruzione del roster