I Thunder sono stati per molti versi una delle sorprese della scorsa stagione, sfiorando i playoff e dimostrando di essere più avanti del previsto nel processo di ricostruzione iniziato nel 2020. Ora, a Oklahoma City, le aspettative sono destinate ad alzarsi, ma coach Mark Daigneault ritiene che il vero pericolo per la squadra consista nell'affrettare i tempi di un processo di maturazione che richiede pazienza
L'ultimo ricordo della scorsa stagione rimane dolce e allo stesso tempo amaro per gli Oklahoma City Thunder: la sconfitta contro i Minnesota Timberwolves nella seconda partita del play-in ha infatti da una parte impedito il ritorno ai playoff dopo due anni d'assenza, ma dall'altra ha anche rappresentato la chiusura di un'annata in cui Shai Gilgeous-Alexander e compagni sono andati ben oltre le aspettative in loro riposte da tifosi e addetti ai lavori all'inizio della regular season. Ora, a sei mesi di distanza da quella mezza delusione, i Thunder si apprestano a cominciare la stagione 2023-24 con qualche certezza in più ma anche con addosso un po' più di pressione. E coach Mark Daigneault, giunto alla sua quarta stagione sulla panchina di OKC, sa bene che sotto molti punti di vista il difficile arriva ora. Intervistato dal sito ufficiale della NBA, Daigneault ha parlato delle prospettive della squadra in vista dell'imminente training camp, dimostrando di avere le idee piuttosto chiare sul percorso che i Thunder dovranno seguire. "È normale il fatto che ci sarà più attenzione su di noi quest'anno" ha dichiarato Daigneault, "i ragazzi hanno lavorato duramente per meritarsi la posizione in cui sono ora. La vera sfida, adesso, consiste nel continuare a mantenere una prospettiva di lungo termine perché rimaniamo una squadra dall'età media giovane".
Il pericolo sta nell'avere fretta
"La cosa peggiore che possiamo fare" ha specificato Daigneault, "è provare a saltare dei passaggi alla ricerca di risultati nel breve termine". Per il coach, quindi, il vero pericolo che attende i Thunder starebbe nella possibile fretta di arrivare in alto, senza passare attraverso tutte le fasi di maturazione che una squadra con tanti giocatori giovani deve per forza attraversare. "Crediamo che solo mantenendo lo sguardo rivolto al futuro saremo in grado di migliorare e sistemare ogni cosa, una alla volta". Daigneault ha quindi ribadito che la pausa di oltre cinque mesi seguita alla sconfitta contro i Timberwolves è stata essenziale per permettere ai giocatori di svolgere un lavoro individuale sul loro fisico e sulle loro lacune tecniche. Molti protagonisti in maglia Thunder, però, hanno anche giocato con le rispettive nazionali nella FIBA World Cup 2023, un'espreienza che Daigneault ha definito "Di grande valore perché giocare in un contesto differente, con regole diverse e con la pressione che deriva dal rappresentare la propria nazione aiuta sicuramente a crescere". Infine, parlando del suo processo di crescita a OKC, iniziato nel 2019 con il ruolo di assistente e condiviso con buona parte dei giocatori a roster, Daigneault l'ha definito "Organico, ed è una cosa che non è successa per caso".