NBA, la minaccia di Paul George agli avversari: "Sono pronto per tornare a dominare"

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Di ritorno dall'infortunio che l'ha tenuto fuori agli ultimi playoff, l'ala dei Clippers non vede l'ora di rimettere piede in campo. E, in un'intervista al mensile "SLAM", George non fa mistero di voler affrontare la prossima stagione con l'intento di bullizzare gli avversari

L'ultima traccia di Paul George sui parquet della NBA risale allo scorso 21 marzo, quando a 4:38 dalla fine della gara interna contro i Thunder, l'ala dei Clippers è atterrata male dopo aver strappato il rimbalzo difensivo, procurandosi una distorsione al ginocchio destro che l'ha poi tenuto fuori per il resto della stagione, playoff compresi. Nel frattempo sono successe molte cose e George e i Clippers sono rimasti un po' ai margini, lontano dai riflettori e dall'attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Su quella sponda di Los Angeles, però, la stagione che inizia tra meno di un mese si prospetta come cruciale, almeno per il nucleo di giocatori che sono a roster da diversi anni. A cominciare, ovviamente, dalle due stelle Kawhi Leonard e Paul George. E se sull'ex Spurs e Raptors, come d'abitudine, le notizie sono scarse e frammentarie, l'altra stella dei Clippers non sembra volersi nascondere in vista della regular season 2023-24. "Confermo quanto ho detto, al 100%" ha ribadito George a "SLAM" quando gli è stato chiesto di una dichiarazione precedente, rilasciata durante una diretta su Twitch, in cui aveva affermato di essere pronto a "Tornare a bullizzare gli avversari".

Dominare e distruggere

"Manterrò la promessa" ha aggiunto poi George, "il mio approccio sarà più fisico in questa stagione, ogni volta che scenderò in campo, lo farò con l'intenzione di dominare e distruggere gli avversari". "Arrivato a questo punto della mia carriera" ha chiarito l'ex Pacers, "si tratta solo di cementare la mia legacy. Devo finire la mia carriera alla grande, devo tornare ad amare il gioco e ad amare il fatto di dominare gli avversari". Per George, che a 33 anni si appresta a iniziare la sua 14° stagione in NBA, non ci sono scuse: "Se non ce la farò, sarà solo colpa mia. È questo l'approccio che voglio tenere in questa stagione". 

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