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NBA, Alessandro Mamoli: "Holiday mancherà: Milwaukee con Lillard punta sull'attacco"

NBA

Alessandro Mamoli

Sullo scambio che da ieri sta facendo discutere tutto il mondo NBA dice la sua anche Alessandro Mamoli, che invita alla pazienza nei giudizi (mentre i bookmaker danno già i Bucks favoriti per il titolo) e suggerisce di allargare non solo a Lillard lo sguardo: "Holiday era l'àncora difensiva di Milwaukee"

TUTTI I DETTAGLI DELLO SCAMBIO

Lo scambio che ha terremotato gli equilibri della NBA - con l'approdo di Lillard a Milwaukee, e innesti importanti nei roster di Portland (Ayton se non Holiday, provvisorio) e Phoenix (Nurkic su tutti) - ha portato con sé una domanda quasi automatica: Funzionerà? Non funzionerà? "Bisogna aspettare di vederli in campo assieme, almeno 20/25 gare, prima di poter abbozzare un giudizio e dire se potrà funzionare", sostiene Alessandro Mamoli, che invita come prima cosa a non concentrarsi solo sul nome più "grosso" dello scambio (Lillard) ma ad allargare la prospettiva: "Milwaukee ha dovuto rinunciare all'àncora difensiva della squadra, Jrue Holiday: con lui in campo l'anno scorso erano la quarta miglior efficienza difensiva della lega", fa notare, per contrapporre questo dato a quello proprio dei Blazers: "Quart'ultima invece quella di Portland con Lillard in campo", osserva, ricordando anche il dato preciso: "Subivano 117 punti su 100 possessi, anche se - riconosce - non aveva attorno il sistema difensivo dei Bucks". 

Certo, poi c'è l'attacco, "dove Lillard se la cava benino, sia chiaro", ironizza Mamoli. Abbastanza "da convincere i bookmaker che ora i Bucks siano la squadra favorita per vincere il titolo NBA". Un po' troppo, forse; sicuramente un po' troppo in fretta. Ma una cosa è certa, conclude Mamoli: "Milwaukee, anche se il sistema difensivo probabilmente rimarrà solido, quest'anno per vincere punta a fare un canestro in più degli avversari". 

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