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NBA, LeBron James contro Dillon Brooks è sempre show: altre storie tese

NBA
©Getty

Anche questa notte LeBron James e Dillon Brooks si sono sfidati senza esclusioni di colpi: tra occhiatacce, un fallo tecnico, prese in giro e battaglie fisiche, i due “duellanti” non si sono risparmiati. Ad avere la meglio è stato James, autore del suo massimo stagionale da 37 punti e del libero per spezzare la parità a 1.9 secondi dalla fine, con la tripla da metà campo di Brooks (il migliore dei suoi con 24 punti) che non ha trovato la retina

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Quando LeBron James e Dillon Brooks si ritrovano in campo non è mai una partita come le altre. A una decina di giorni dal loro primo incontro stagionale, nel quale Houston ha avuto nettamente la meglio e Brooks si è piazzato davanti a James con le braccia sui fianchi durante una pausa di gioco, stanotte James si è preso la rivincita in casa. Già a fine secondo quarto, dopo aver chiuso un gioco da tre punti subendo proprio il fallo di Brooks, gli ha rifilato un’occhiataccia scuotendosi le spalle come a dire "non ti ho neanche sentito"; successivamente a inizio secondo tempo, dopo un altro fallo di Brooks ai suoi danni, a palla ferma LeBron gli ha rifilato una "spintina" al petto, punita dagli arbitri con un fallo tecnico (il primo della stagione per il Re e solamente il settimo da quando è ai Lakers) accolta con una risata da parte della guardia di Houston. Dopodiché sul finire del terzo quarto, dopo un canestro in avvicinamento proprio sopra Brooks, James ha abbassato la mano al livello del terreno per la classica esultanza "too little", ormai un’abitudine dei giocatori NBA per prendere in giro i propri avversari. In un'altra occasione poi Brooks ha dovuto ricorrere alle maniere forti per fermare James lanciato a canestro, ricevendo in risposta un'occhiataccia da parte del Re dall'altra parte del canestro.

 

[testo di Zeno Pisani | ha collaborato Sheyla Ornelas]

Sopratutto, però, i due si sono incrociati sul possesso finale della partita con la gara in parità sul 104-104 a 4 secondi dalla fine: James si è liberato di Brooks usando il suo corpo per tenerselo alle spalle e andare verso il canestro, dove ha subito il contatto falloso da parte della difesa per procurarsi due tiri liberi. James ha poi realizzato il secondo per mandare avanti i suoi a 1.9 secondi dalla fine, portando a 37 il suo bottino finale (massimo stagionale per il Re). La preghiera finale di Brooks, il migliore dei suoi con 24 punti e il massimo stagionale da 6 triple a segno, non ha trovato il fondo della retina da centrocampo, condannando così i Rockets al secondo ko consecutivo in un finale tirato a Los Angeles dopo quello coi Clippers. Anche questa volta quindi, come ai playoff dello scorso anno quando Brooks giocava per i Memphis Grizzlies, è il Re ad avere avuto la meglio, scrivendo un altro capitolo della sua rivalità col “Villain” per eccellenza della NBA.

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