NBA, LeBron James e Gerry Cardinale lavorano per portare una franchigia a Las Vegas

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Intervenuto in un forum economico, il patron del Milan Gerry Cardinale ha rivelato il suo possibile coinvolgimento nella franchigia di espansione a Las Vegas in partnership con LeBron James e Fenway Group, anche se il costo delle squadre NBA è esploso negli ultimi anni. "Non sono sicuro di riuscire a raggiungere la cifra prefissata, potrebbero volerci altri tipi di capitali"

Il commissioner della NBA Adam Silver ha gettato la maschera: presentando il trofeo di MVP dell’In-Season Tournament a LeBron James, con una battuta ha detto davanti a tutti "Mi dispiace che con il trofeo non arrivi anche una franchigia". Ormai non è più un mistero che se la NBA si espanderà nei prossimi anni, una delle squadre a far parte della lega sarà di base a Las Vegas e LeBron James ha tutta l’intenzione di farne parte. In questo progetto ad ampio respiro potrebbe rientrare Redbird, la compagnia che fa riferimento a Gerry Cardinale già proprietario del Milan dall’estate del 2022. A confermalo è stato lo stesso Cardinale parlando al SBJ Intercollegiate Athletics Forum, svelando come stia lavorando dietro le quinte per il progetto ma anche le sue preoccupazioni per i costi. "Stiamo cercando di portare una franchigia di espansione della NBA a Las Vegas insieme a LeBron e a Fenway Sports Group. Il progetto è cominciato tre anni fa, ma a quel tempo il costo era di 3 miliardi di dollari. Ora si parla di 5.5 o 6 miliardi per un team di espansione. Non sono sicuro che possa funzionare per noi" ha detto Cardinale, citando anche la recente decisione di Mark Cuban di vendere parte dei Dallas Mavericks (pur rimanendone al controllo della parte sportiva) per via dell’aumento dei costi delle franchigie. "Forse siamo arrivati al picco di questa crescita, ma se continuiamo a vedere questa progressione verso l’alto nelle valutazioni, allora ci sarà bisogno di un tipo diverso di capitale per riuscire a farcela. Forse siamo andati troppo in là per quelle che sono le nostre possibilità e forse conviene lasciare il testimone a uno stato sovrano o a un fornitore di capitali di profilo più basso. Potrebbe essere che abbiamo raggiunto quel punto". Insomma, l’interesse da parte di Redbird c’è o quantomeno c’era, ma l’esplosione dei costi per la realizzazione di una franchigia potrebbe tirarli fuori dalla corsa.