NBA, Giannis Antetokounmpo sta coi tifosi: "Mi sarei fischiato anche io"

NBA
©Getty

Dopo essere andati sotto di 31 in casa contro Utah i tifosi dei Milwaukee Bucks hanno sonoramente fischiato la squadra di Adrian Griffin, che ha perso quattro delle ultime cinque partite con un rendimento difensivo catastrofico. Giannis Antetokounmpo per la seconda partita in fila ha criticato la squadra, schierandosi coi tifosi: "Se non dai tutto quello che hai, vieni fischiato. Io avrei fatto lo stesso"

Le feste non sono state certamente il miglior momento della stagione per i Milwaukee Bucks. Dalla partita di Natale persa contro i New York Knicks in poi la squadra di Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard ha inanellato una striscia di cinque sconfitte in otto partite, di cui quattro nelle ultime cinque (più una sfida tirata fino all’ultimo con i San Antonio Spurs, certamente non al top della lega) che hanno fatto scattare più di un allarme in Wisconsin. Dopo l’ultima pesante sconfitta per mano degli Utah Jazz — che fuori casa avevano vinto appena 6 partite a fronte di 15 sconfitte, uno dei peggiori record in trasferta della lega — in cui la squadra è finita sotto anche di 31 nel primo tempo, i tifosi dei Bucks hanno sonoramente fischiato i giocatori in campo, senza però riuscire a dare la scossa per ribaltare l’inerzia della partita. Nonostante la tripla doppia realizzata, Giannis Antetokounmpo ancora una volta ha usato parole dure nei confronti dei suoi compagni di squadra. "Abbiamo grandi tifosi, ma se in questa lega non giochi duro e non dai tutto quello che hai per la squadra, arrivano momenti in cui puoi essere fischiato… Me…a, mi sarei fischiato anche io stasera".

Le parole di Giannis dopo Houston: "Anche i magazzinieri devono lavare meglio"

È la seconda partita in fila dopo la quale Antetokounmpo non usa giri di parole parlando dei Bucks. Già dopo la sconfitta contro gli Houston Rockets ci era andato giù duro: "L’attacco a volte c’è e a volte non c’è, ma l’impegno in difesa deve esserci sempre. E in difesa oggi non c’era. Non c’è stato alcun orgoglio. Gli avversari potevano penetrare dritto per dritto e arrivare in area, tirare da tre, prendere rimbalzi offensivi. Non abbiamo fatto niente. Questi non sono i Milwaukee Bucks, noi non siamo questi". Antetokounmpo ha continuato la sua "tirata" coinvolgendo tutti quanti all’interno dell’organizzazione. "Dobbiamo migliorare: dobbiamo giocare meglio, difendere meglio, fidarci l’uno dell’altro, essere allenati meglio. Ogni singola cosa, ogni singola persona deve essere migliore. Anche i magazzinieri devono lavare meglio le nostre divise. La panchina deve essere migliore, i leader della squadra devono essere più vocali, dobbiamo segnare più tiri, difendere meglio, avere una strategia migliore. Abbiamo quattro mesi per farlo, perciò vedremo". Il messaggio è stato lanciato più volte: ora sta al resto della squadra — e a Giannis Antetokounmpo stesso — metterlo in pratica.

Giannis_Antetokounmpo-Milwaukee_Bucks

approfondimento

Antetokounmpo è mostruoso, ma i Bucks perdono