L'anno scorso, il 4 febbraio 2023, la guardia dei Nets ha iniziato la sua settimana "magica", conclusa con tre quarantelli in tre gare (contro Wizards, Clippers e Suns). Pochi giorni fa, il 4 febbraio 2024, ha ricominciato esattamente dove aveva finito dodici mesi fa, rovesciandone 40 nel canestro dei Philadelphia 76ers. Ai microfoni di Sky Thomas ricorda le sensazioni provate un anno fa, dopo aver segnato 134 punti in tre partite
Nell'ultima gara giocata (e vinta) dai suoi Nets a Philadelphia, Cam Thomas ha chiuso come miglior marcatore di serata con 40 punti, frutto di un ottimo 14/26 dal campo (con 5/11 da tre) e di un 7/8 ai liberi. Non si tratta della sua miglior prestazione realizzativa stagionale (aveva già segnato 45 e 41 punti in due altre occasioni) ma a farsi notare è la data dell'impresa: il 4 febbraio 2024. Perché proprio un anno fa, il 4 febbraio 2023, era iniziata la settimana "magica" di Thomas, che nell'arco di tre gare (e sei giorni) era andato tre volte consecutive sopra i 40 punti. Un exploit che lo ha messo definitivamente sulla mappa NBA e che ai microfoni di Sky Sport Thomas ha ricordato così: "Mi ricordo che eravamo vicini alla trade deadline e avevamo alcuni giocatori fuori. La prima partita da 40 [44 per l'esattezza, ndr] l'abbiamo giocata contro gli Wizards e Kyrie [Irving] era fuori, per cui avevamo tutti un po' le briglie sciolte per giocare liberamente. Mi son sentito subito in ritmo, i tiri entravano e quasi senza accorgermene mi sono ritrovato con la mia prima partita a quota 40 punti. Il giorno dopo abbiamo giocato contro i Clippers e di certo non pensavo a segnarne ancora altri 40, ma solo a giocare col massimo dell'impegno cercando di vincere. Alla fine però ne ho messi altri 40 [47 con 7/11 da tre, ndr] ma a quella gara ne ha fatto seguito un'altra, contro Phoenix in back-to-back, e ho compleato l'opera con il terzo quarantello [43].
Quello che mi ricordo è di essere riuscito a restare sempre concentrato, presente 'nel momento': non volevo lasciarmi prendere troppo dall'entusiasmo perché le cose possono cambiare in fretta anche dopo una gran partita, per cui ho tentato di mantenere la maggior concentrazione possibile ed è stata un'ottima cosa esserci riuscito, perché ho fatto quello che ho fatto", conclude Thomas. Che ora, un anno dopo, sembra aver ripreso da dove aveva terminato quel febbraio. Sono avvisati i Golden State Warriors, prossimi avversari dei Nets, stanotte...