NBA, Draymond Green controcorrente: "La mia squalifica ha fatto bene a Golden State"

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Quella ottenuta nella notte contro i Jazz è stata la 5° vittoria consecutiva per Golden State, che superando proprio Utah è tornata per la prima volta dallo scorso 23 dicembre sopra il 50% di vittorie. Gli Warriors, ora come ora, hanno agganciato la zona play-in e paiono aver finalmente trovato la tanto agognata svolta di una stagione fin qui complicatissima. E, stando a quanto sostiene Draymond Green, la svolta avrebbe avuto inizio proprio con la lunga squalifica del veterano

Per una squadra con il curriculum degli Warriors 5 vittorie consecutive non dovrebbero essere una notizia, così come non dovrebbe esserlo l'aggancio al 10° posto nella Western Conference e alla zona play-in. La stagione vissuta fin qui da Golden State, però, è stata complicatissima, e il ritorno al record positivo (26-25) dopo quasi due mesi può in effetti visto come segnale della tanto auspicata svolta. Una svolta che, stando alle sue stesse parole, sarebbe iniziata con la lunga squalifica rimediata da Draymond Green dopo l'ennesima espulsione per il fallaccio su Jusuf Nurkic dello scorso dicembre. "Onestamente penso che il fatto di aver saltato tutte quelle partite [12 N.d.R.] abbia aiutato la squadra" ha dichiarato Green dopo la vittoria sui Jazz, "Jonathan Kuminga è esploso, diventando a tutti gli effetti la nostra seconda opzione in attacco". Green ha poi proseguito sottolineando la metamorfosi tattica vissuta dai ragazzi di Steve Kerr: "Il nostro attacco non sembra più lo stesso" per poi concludere "con questo non voglio dire che io desiderassi essere sospeso o che sia stata una cosa buona".