In una lunga intervista concessa a "The Athletic" la stella di Milwaukee ha parlato della stagione complicata vissuta fin qui dai Bucks, senza tirarsi indietro a proposito del cambio in corsa avvenuto in panchina. Le parole più significative, però, Giannis Antetokounmpo le ha spese per il compagno Damian Lillard. Secondo il greco il successo della squadra passa dalle mani dell'ex Blazers arrivato in Wisconsin lo scorso autunno
Nella tradizione della NBA, la pausa concessa dall'All-Star Game rappresenta l'ultima occasione in cui giocatori e squadre possono ricaricare le batterie e approfittare dello stop al calendario per tirare le somme della regular season giocata fin lì e allo stesso tempo guardare alle sfide dei mesi successivi. Così Giannis Antetokounmpo, protagonista di una grande stagione a livello personale (30.8 punti, 11.2 rimbalzi e 6.4 assist di media a partita) ma profondamente invischiato in quella ben più complicata dei Bucks, ha deciso di sfruttare la pausa per la partita delle stelle per concedere una lunga intervista a "The Athletic". Con la consueta genuinità il greco, usando un linguaggio alquanto colorito che ha imposto diverse censure al testo, ha commentato i mesi convulsi vissuti a Milwaukee di fatto dalla scorsa estate. Secondo Antetokounmpo i tanti cambiamenti avvenuti nella franchigia, dalla proprietà all'allenatore fino al roster, necessitano di tempo per essere assorbiti. Tra questi, come ovvio, il cambiamento più significativo ha riguardato la panchina, che nel giro di pochi mesi è passata da Mike Budenholzer a Adrian Griffin e quindi a Doc Rivers. A costare il posto a Griffin, secondo Giannis, è stata l'inesperienza: "Coach Griff è un grande allenatore e una gran persona con cui lavorare, ma alla fine questa era la sua prima volta da head coach".
Un solo modo per vincere
Antetokounmpo è poi passato ad analizzare quella che a suo modo di vedere è una tendenza alla negatività che circola nell'ambiente dei Bucks: "Dobbiamo smetterla di avere un'idea negativa di noi stessi. Non ne posso più, dobbiamo smetterla. Non ci verrà regalato niente, dobbiamo andare là fuori e prendercelo". Le parole più importanti della sua intervista, però, il due volte MVP le ha spese per il compagno di squadra forse più in difficoltà al momento. "Io sono il suo più grande tifoso, comunque vada starò dalla parte di Dame fino alla fine" ha dichiarato Giannis, ribadendo poi come a suo avviso le chance di titolo di Milwaukee passino prima di tutto dalle mani di Damian Lillard. "L'ho già detto tante volte: questa è la sua squadra. Quando conterà, avrà lui in mano la palla, non faremo altro". Nel messaggio d'incoraggiamento rivolto all'ex Blazers, tuttavia, c'è anche un tentativo di spronare un giocatore che fin qui è spesso apparso quasi l'ombra di se stesso: "Non so come dirlo in altro modo, non so che altro dire. Alla fin fine, comunque, dovrà crederci anche lui".