Nel finale di Detroit-Orlando Paolo Banchero segna e subisce il fallo da Jalen Duren, completando poi dalla lunetta la giocata da tre punti che regala la vittoria ai suoi Magic. Non mancano però le polemiche, perché sono in molti a ritenere che l'ex Duke abbia commesso infrazione di passi. Il report degli arbitri conferma tuttavia la bontà dell'azione di Banchero e in "Basket Room" Mauro Bevacqua e Flavio Tranquillo spiegano perché
PAOLO BANCHERO: CANESTRO DELLA VITTORIA CONTRO DETROIT A 0.8 SECONDI DALLA FINE
Le polemiche, in teoria, avrebbero dovuto terminare dopo la lettura del report prodotto dalla terna arbitrale subito dopo la conclusione di Pistons-Magic, ma quando si tratta di fischi sbagliati o (supposti) fischi mancati non pare esserci spiegazione o conferma che tenga. Il caso è ormai piuttosto noto e risale alla gara tra Detroit e Orlando andata in scena sabato scorso e chiusa dall'azione da tre punti con cui Paolo Banchero ha sancito la vittoria degli ospiti. Secondo l'opinione di molti, però, l'ex Duke avrebbe commesso infrazione di passi su quella giocata. Ad animare le discussioni sul movimento di Banchero è l'interpretazione di una regola che l'NBA ha modificato nel 2009, entrata in vigore anche in Europa nel 2017 e che in realtà è molto chiara. La chiave, forse, sta nel comprendere esattamente cosa si intenda per "raccolta".
Banchero "raccoglie" il pallone, il movimento è buono
Nell'ultima puntata di "Basket Room", partendo dalle immagini e dalla conferma del report arbitrale, Mauro Bevacqua e Flavio Tranquillo hanno quindi spiegato perché il non fischio sia stata una scelta azzeccata e quindi perché l'azione di Banchero fosse valida ai termini di regolamento. Un giocatore che raccoglie il pallone mentre sta palleggiando può infatti fare due passi per arrestarsi, passare o tirare e per "raccolta del pallone" si intende quando il giocatore mette due mani sulla palla o comunque la controlla completamente oppure mette una mano sotto il pallone. Rivedendo le immagini con Banchero protagonista nel finale contro i Pistons, quindi, appare chiaro di come si tratti molto semplicemente di una giocata tecnicamente sopraffina che permette all'ala di Orlando di segnare e subire il fallo senza commettere alcuna infrazione di passi.