NBA, respiro di sollievo per Golden State: l'infortunio a Curry non è grave

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A ventiquattr'ore dalla preoccupante uscita anticipata dal campo di Steph Curry nella sfida contro Chicago di giovedì notte, è arrivata una buona notizia per Golden State. Gli esami effettuati non hanno rilevato danni strutturali alla caviglia destra della stella degli Warriors, che dovrebbe quindi limitarsi a saltare qualche partita prima di tornare a disposizione di coach Steve Kerr 

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La paura, una sensazione che nel caso specifico si avvicinava parecchio al panico, è durata poco più di un giorno a Golden State. Giusto il tempo intercorso tra l'uscita anticipata dal campo di Steph Curry nella sfida di giovedì notte contro i Bulls e la lettura dei risultati degli esami effettuati alla caviglia destra della stella degli Warriors. Come riportato da Adrian Wojnarowski di "ESPN", infatti, il maldestro appoggio avvenuto durante un tentativo di penetrazione nell'area di Chicago non avrebbe causato a Curry alcun danno strutturale o di particolare gravità. Al momento non ci sono tempistiche certe per il suo rientro, che dovrebbero però delinearsi dopo i prossimi due o tre giorni di trattamenti fisioterapici alla caviglia infortunata, ma dall'ambiente Warriors filtra ottimismo. Secondo quanto riportato da Wojnarowski, Curry dovrebbe saltare giusto qualche partita, senza quindi compromettere l'ultima parte di stagione sua e della squadra. Gli Warriors, d'altro canto, al momento occupano la 10° posizione nella Western Conference, l'ultima valida per un posto almeno al play-in e nelle tre gare fin qui saltate da Curry in stagione sono arrivate tre sconfitte. Il margine d'errore è quindi minimo per i ragazzi di Steve Kerr, che in attesa di capire quando potranno riavere in campo il loro leader dovranno cercare di non scivolare ulteriormente in basso.