Quella ottenuta nella notte dominando i Kings sul loro campo per 132-96 è la 9° vittoria nelle ultime 10 partite per Dallas ed è valsa il sorpasso in classifica proprio ai danni di Sacramento. Ora i Mavs occupano il 6° posto a ovest, ma la prospettiva di scalare almeno un'altra posizione se non addirittura due non è affatto impossibile. E mentre la squadra vola, le due stelle si assegnano ufficialmente dei ruoli da supereroi
È passato poco più di un mese, ma sembra trascorsa un'eternità: al ritorno in campo dopo la pausa per l'All Star Game i Mavericks avevano perso 5 delle 7 partite disputate nella decina di giorni successivi alla partita delle stelle e sembrava ormai certo che i ragazzi allenati da coach Jason Kidd si sarebbero dovuti giocare il loro destino alla roulette del play-in della Western Conference. Da allora, però, Dallas ha cambiato decisamente marcia, infilando 9 vittorie nelle ultime 10 partite. Si tratta di un record identico a quello di Denver e Boston, le due grandi favorite al titolo, e dei sorprendenti Rockets. Ancor di più si tratta di una striscia positiva che, dopo la netta vittoria della notte a Sacramento, ha portato i Mavs al 6° posto a Ovest, l'ultimo valido per garantirsi un posto ai playoff. La corsa dei texani, tuttavia, non sembra ancora finita: nel mirino ci sarebbe infatti il 5° posto, attualmente occupato dai Pelicans, che sono ad una sola partita di distanza, e addirittura il 4° ora in mano ai Clippers, distanti una partita e mezza e in sostanziale crisi di risultati. L'orizzonte, quindi, appare luminoso per Dallas e a trascinare la squadra sono ovviamente le due stelle Luka Doncic e Kyrie Irving, che dopo un anno abbondante di convivenza sembrano finalmente aver trovato le giuste misure per realizzare al meglio il loro potenziale. "Lui è Batman e io sono Robin" ha dichiarato Doncic parlando del compagno di reparto dopo la vittoria sui Kings, "scherzi a parte: non si tratta solo di pallacanestro, io e Kyrie andiamo davvero d'accordo". Il campo, in effetti, conferma e con due supereroi a disposizione per i Mavs sognare non solo non è vietato, è quasi obbligatorio.