Houston veniva da 11 vittorie in fila, Dallas cavalcava una striscia di 6 successi. Il derby del Texas andato in scena al Toyota Center era uno dei match di cartello della notte NBA e i riflettori se li è presi tutti lo sloveno, che è partito fortissimo (22 punti nel solo primo quarto) e ha chiuso con una doppia da 47 punti e 12 rimbalzi impreziosita da un canestro da 7 metri impossibile anche solo da pensare
Dallas arriva a Houston cavalcando una striscia di sei successi in fila, che sarebbe la più lunga della NBA se i Rockets non vincessero da 11 partite consecutive. Ma poi c’è Luka Doncic. Che segna 22 punti nel solo primo quarto, ne ha 32 all’intervallo e chiude a quota 47, aggiungendoci anche 12 rimbalzi e 7 assist, in una delle singole prestazioni più dominanti dell’intera stagione NBA. Lo sloveno chiude con 18/30 dal campo, pareggiando anche il suo massimo in carriera per triple realizzate, visto che dall’arco sfoggia un ottimo 9/16. Ma il canestro che diventa il simbolo della sua serata di onnipotenza cestistica è un altro – e non è da tre punti solo per un passo di avvicinamento che porta il piede sinistro dello sloveno solo qualche centimetro dentro l’arco. Marcato sul perimetro da Jabari Smith Jr., Doncic prova qualche finta ma per liberarsi del lungo dei Rockets deve incrociare sul perno destro e tirare una sorta di sottomano a 7 metri di distanza dal canestro che ovviamente trova il fondo della retina senza neppure toccare il tabellone. Un’incredibile magia che suggella una serata davvero ispirata da parte del n°77 di Dallas, che guida i suoi a un successo importante sul campo della squadra più calda di tutta la NBA.
Titolo che ora – giunti alla settima vittoria in fila – spetta di diritto ai Dallas Mavericks di Luka Doncic, che si piazzano al 5° posto a Ovest, superando momentaneamente (pur con lo stesso record, 45-29) i New Orleans Pelicans.
