NBA, Rajon Rondo annuncia ufficialmente il ritiro dopo 16 stagioni

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A quasi due anni di distanza dalla sua ultima partita in NBA, Rajon Rondo ha annunciato ufficialmente il suo ritiro al podcast All The Smoke con Matt Barnes e Stephen Jackson. Rondo chiude le sue 16 stagioni in NBA con due titoli NBA, quattro All-Star Game, tre corone di miglior assistman e quattro quintetti difensivi: era l’ultimo dei Celtics campioni del 2008 a giocare ancora

Rajon Rondo ha detto basta. Dopo aver compiuto 38 anni lo scorso 22 febbraio, la scelta numero 21 del Draft del 2006 ha annunciato ufficialmente il suo ritiro al podcast All The Smoke con Matt Barnes e Stephen Jackson. "In questo momento preferisco passare del tempo con i miei figli. Ho guadagnato abbastanza, ora mi occupo di loro" ha detto spiegando la sua decisione, che comunque non è arrivata a sorpresa. Rondo infatti ha disputato la sua ultima partita in NBA nell’aprile del 2022 con la maglia dei Cleveland Cavaliers e già lo scorso anno è rimasto fermo senza trovare squadra né provando un’avventura all’estero. La sua carriera si conclude quindi con 16 stagioni di NBA disputate con nove squadre diverse, tra cui ovviamente spiccano le nove annate passate con i Boston Celtics — di cui era l’ultimo rappresentante ancora in attività della squadra campione nel 2008. Rondo ha poi vinto il titolo del 2020 nella bolla di Orlando con i Los Angeles Lakers, ricoprendo un ruolo chiave in uscita dalla panchina e realizzando anche 19 punti nella decisiva gara-6 delle Finals contro i Miami Heat.

 

Oltre ai risultati di squadra, Rondo è stato anche All-Star per quattro volte tra il 2010 e il 2013, tre volte miglior assistman della lega, quattro volte nominato nei quintetti difensivi (due primi e due secondi), miglior ladro di palloni nel 2009-10 e terzo quintetto All-NBA nel 2011-12. In carriera per lui anche 32 triple doppie in regular season e 10 ai playoff (sesto ogni epoca insieme a Larry Bird e Draymond Green): secondo l’algoritmo di Basketball-Reference.com ha il 60.6% di possibilità di entrare nella Hall of Fame. Nella prima puntata del suo podcast LeBron James ha previsto per lui un futuro come allenatore ("Anzi, mi sorprende che non lo sia già, ma forse non è la vita che vuole"), anche se lui stesso parlando con Rachel Nichols ha dichiarato che in questo momento la sua priorità è seguire la figlia Ryelle, che nel Kentucky si sta facendo notare per il suo talento nella pallavolo ricevendo già diverse proposte da college di alto livello.