Nonostante la disastrosa sconfitta casalinga contro i Raptors, Giannis Antetokounmpo e compagni a sirena appena suonata si sono resi protagonisti di un gesto davvero bellissimo, includendo uno dei loro avversari di serata, Immanuel Quickley, nella loro consueta preghiera di fine gara. Il giocatore dei Raptors ha perso lo zio a fine marzo ed è tornato in campo solo da poghi giorni dopo sei gare di assenza
Immanuel Quickley è tornato in campo dopo 6 gare di assenza nella partita casalinga contro i Lakers di quattro giorni fa, e dopo aver giocato a Minneapolis era in campo anche nella sfida che ha visto Toronto battere a sorpresa i Milwaukee Bucks. Il lutto per la scomparsa dell’amato zio, Shawn Hamilton, è ancora fresco, ma la guardia dei Raptors – visto anche il momento complicatissimo della squadra, arrivata a 15 ko consecutivi prima della vittoria contro i Bucks – si è rimesso a disposizione di coach Rajakovic. Al termine della gara vinta da Toronto sul campo di Milwaukee, Giannis Antetokounmpo e tutti i Bucks hanno avuto nei gesti di Quickley un gesto davvero bellissimo, quello di includere il loro avversario di serata nell’huddle di fine gara a centrocampo con cui i Bucks sono soliti concludere ogni gara, riuniti in preghiera. “Mio zio è stato come una figura paterna per me”, aveva confessato nei giorni scorsi Quickley, ancora scosso dalla scomparsa di Hamilton, avvenuta a fine marzo.
E il bel gesto di Antetokounmpo e compagni arriva dopo quello dei suoi stessi compagni: “Sono venuti in una dozzina al funerale di mio zio, un gesto totalmente non dovuto, che ho apprezzato tantissimo. Si dimostra amore con le azioni, non con le parole, ed è esattamente quello che hanno fatto”, ha dichiarato un commosso Quickley.