I Raptors vagavano nell terra di mezzo della Eastern Conference ormai dall'estate del 2019, dopo la conquista del primo titolo nella storia della franchigia. La chiusura dell'era Nick Nurse prima e quindi gli scambi attraverso i quali se ne sono andati Pascal Siakam e OG Anunoby hanno aiutato Toronto a voltare finalmente pagina. I risultati nell'immediato, però, sono stati assai modesti e anche la prospettiva futura appare piena di nodi da sciogliere
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- Nel giro di un anno i Raptors sono passati da 41 vittorie in regular season a 25, ma nel valutare la stagione di Toronto occorre forse andare oltre il record e la posizione in classifica. Più che l'approdo ai playoff, o quantomeno al play-in, l'obbiettivo stagionale era dare un taglio netto rispetto al passato e, tra panchina e mercato, il traguardo è stato raggiunto
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- La stagione di Toronto non ha registrato dei veri e propri picchi verso il basso, forse anche perché dentro e fuori dalla squadra erano tutti preparati ad un'annata mediocre. Il momento peggiore ha purtroppo a che vedere con l'assenza prolungata dell'ultimo arrivato RJ Barrett, colpito da un grave lutto familiare
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- Tra problemi fisici e qualche scivolone nell'adattarsi a una squadra per molti motivi in continua trasformazione, l'annata di Scottie Barnes è stata tutt'altro che indimenticabile. Eppure Toronto non può che ripartire da lui, anche perché le scelte di mercato effettuate durante la regular season sono sembrate da subito orientate a ricostruire i Raptors attorno alle caratteristiche tecniche e alle esigenze tattiche del rookie dell'anno 2022
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- Immanuel Quickley è forse il pezzo più importante acquisito da Toronto sul mercato durante la stagione, prolungare il suo contratto dovrebbe quindi rientrare tra le priorità della dirigenza dei Raptors
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- Le attenuanti a favore di Darko Rajakovic sono molte, ma nel suo primo anno da head coach il serbo non è riuscito a incidere quasi per niente sull'andamento e sull'impostazione tattica della squadra
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- Difficile ipotizzare cosa possa aspettare i Raptors nella prossima stagione, di certo un ulteriore periodo di rodaggio per il nuovo nucleo formato da Quickley, Barrett e Barnes si renderà necessario. Difficile immaginare un progresso significativo in termini di vittorie totali, a meno di nuove, clamorose svolte sul mercato (sempre possibili quando al timone c'è Masai Ujiri)
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- I Raprtors hanno il 37.2% di possibilità di scegliere in top 4 e il 29.8% dei scegliere in top 6, eventualità che a Toronto sperano si avveri perché se alla lottery dovessero finire dalla 7° posizione in giù la loro scelta passerebbe a San Antonio per via degli accordi presi nella trade per Pöltl
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- Molto, come ovvio, dipenderà da quale sarà la posizione in cui potranno scegliere i Raptors se riusciranno a entrare in top 6. Dillingham e Buzelis potrebbero essere i nomi più interessanti a cui puntare