L’eliminazione al primo turno con un sonoro 4-0 per mano dei Minnesota Timberwolves lascerà inevitabilmente degli strascichi pesanti in casa Phoenix Suns, una delle favorite per il titolo prima dell’inizio della stagione. Su coach Frank Vogel cominciano ad accumularsi subito voci di esonero, mentre è emersa anche la frustrazione di Kevin Durant per il suo ruolo in campo
I giocatori in campo non avevano ancora finito di salutarsi che su The Athletic era già apparso un lungo pezzo di analisi su tutto quello che non ha funzionato nella stagione dei Phoenix Suns. Partiti a inizio stagione come una delle candidate al titolo complice un roster che poteva contare su tre All-Star del calibro di Kevin Durant, Devin Booker e Bradley Beal, la squadra non ha mai trovato la sua quadratura nel corso della regular season, complici i tanti infortuni e un equilibrio tecnico-tattico difficile da realizzare. Le aspettative erano però di tutt’altro tipo per una squadra che costerà all’incirca 260 milioni di dollari (luxury tax compresa) al suo proprietario Mat Ishbia, che si aspettava ben altro risultato rispetto a un sesto posto acciuffato all’ultima partita di regular season e una sonora eliminazione con un cappotto al primo turno. La serie contro i Minnesota Timberwolves ha però esposto tutti i problemi dei Suns, per i quali si apre ora un’estate in cui tutto verrà (di nuovo) messo in discussione.
Nessuno ascolta più Vogel: esperienza al capolinea?
L’articolo di The Athletic si apre raccontando di come, dopo una pessima sconfitta casalinga contro gli L.A. Clippers, coach Vogel abbia provato ad alzare la voce nei confronti dei suoi giocatori, senza però ottenere l’effetto sperato — anzi, con uno dei giocatori che ha dovuto trattenere le risate davanti a uno sfogo evidentemente fuori personaggio. La sensazione è che l’ex allenatore dei Los Angeles Lakers non abbia più il polso della situazione, nonostante lui stesso prima di gara-4 abbia sostenuto di sentire ancora il "pieno sostegno" da parte del proprietario Ishbia. Il suo rapporto con Bradley Beal, in particolare, sembra però tutt’altro che idilliaco, come testimoniato anche dal mancato "cinque" tra i due questa notte mentre la guardia rientrava in panchina, come a scacciare via la mano del suo allenatore. Una scena decisamente poco gradevole, che conferma come i Suns — secondo quanto scritto — prenderanno seriamente in considerazione l’idea di cambiare l’allenatore o quantomeno discutere di corposi cambiamenti nel coaching staff, complice anche l’addio di Kevin Young (primo assistente di Vogel e uno degli assistenti più pagati di tutta la lega) in direzione college basket, più precisamente a BYU. La posizione del General Manager James Jones, invece, sembra salda.
Durant scontento del suo ruolo nell’attacco
Il pezzo non si concentra solamente su Vogel, parlando anche delle difficoltà di coesistenza di Devin Booker e Kevin Durant da quando i due hanno unito le forze nel febbraio del 2023. Con KD in campo i Suns hanno vinto solamente 6 delle 15 partite di playoff disputate negli ultimi due anni, senza riuscire a tornare in finale come nel 2021, e viene sottolineato come KD "non sia stato sempre felice del modo in cui è stato utilizzato", sentendosi "non a proprio agio con il suo ruolo nell’attacco, sentendosi relegato in un angolo fin troppo spesso senza avere schemi disegnati per sfruttare i suoi punti di forza" Allo stesso modo, diverse voci all’interno della squadra credono che KD stesso avrebbe dovuto alzare maggiormente la voce per farsi sentire da Vogel e dal suo staff, dimostrando poca personalità.
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La mancata leadership dei Big Three e gli obiettivi di mercato
La mancanza di leadership è un altro dei temi affrontati nel pezzo, concentrandosi in particolare su Booker — protagonista di una serie ben al di sotto delle sue possibilità prima di esplodere per 49 punti in gara-4, quando però era ormai fin troppo tardi. La sua alternanza nel ruolo di point guard con Bradley Beal non ha mai davvero funzionato, come testimonia l’altissimo numero di palle perse della squadra, e per questo in estate i Suns cercheranno di correre ai ripari: gli obiettivi sono quelli di aggiungere una point guard tradizionale in grado di sgravare Booker e Beal da compiti di inizio azione e uno stopper difensivo, che sia sul perimetro oppure sotto canestro. Oltre a questo, però, servirà anche colmare il vuoto di leadership all’interno dello spogliatoio, visto che nessuno dei Big Three è sembrato in grado (o interessato) a salire di livello da quel punto di vista e i veterani in panchina erano due aggiunte di metà stagione come Isaiah Thomas e Thaddeus Young, entrambi fuori dalla rotazione di coach Vogel. Come detto anche da Durant, però, “l’allenatore è il leader”: con pochi asset a disposizione per muoversi sul mercato e un monte salari già stellare (i soli titolari del prossimo anno costano 184 milioni di dollari, con il second apron fissato a 189.5 milioni), a pagare per tutti per la delusione di quest’anno potrebbe essere proprio Vogel.