NBA, che serata per Nikola Jokic: prima riceve l'MVP, poi domina Gobert e Minnesota

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Serata speciale per Nikola Jokic: dopo aver ricevuto e festeggiato il terzo premio di MVP della sua carriera, la stella dei Nuggets ha trascinato la squadra al 3-2 nella serie contro i Minnesota Timberwolves con una prestazione da 40 punti, 7 rimbalzi, 13 assist e zero palle perse che ha un solo precedente nella storia dei playoff NBA

Nikola Jokic non è mai a suo agio quando le luci dei riflettori sono puntate su di lui, tanto che — dopo aver ricevuto il terzo premio di MVP della sua carriera dalle mani del commissioner Adam Silver — per spezzare un momento di imbarazzo sono intervenuti i suoi compagni di squadra, sommergendolo di abbracci e di risate. Quando poi è arrivato il momento di giocare gara-5 contro i Minnesota Timberwolves, però, non ha riso più nessuno, specialmente gli avversari di Jokic. L’MVP ha disputato una partita semplicemente perfetta sotto ogni punto di vista, controllando il ritmo e l’andamento del match dal primo all’ultimo minuto in cui è rimasto in campo.

Le sue cifre finali sono strepitose, e ciò nonostante non riescono a descrivere al meglio la maestosità della prova dell’MVP delle ultime Finals: 40 punti, 7 rimbalzi, 13 assist, 2 recuperi, 1 stoppata e zero palle perse in 41 minuti di gioco, pur facendo passare dalle sue mani tutti i possessi offensivi della squadra. Poi ci sono le percentuali: 15 su 22 al tiro di cui 2/3 dalla lunga distanza e 8/9 ai liberi, per un +21 di plus-minus che testimonia il dominio esercitato da Jokic sulla partita. Il tutto contro la miglior difesa della NBA in questa stagione e contro il quattro volte Difensore dell’Anno Rudy Gobert, che a sua volta ha dovuto alzare bandiera bianca davanti alla vastità del repertorio offensivo di Jokic, che a un certo punto si è anche divertito a umiliarlo con una tripla allo scadere dei 24 secondi per il definitivo +14 a 3 minuti dalla fine, chiudendo definitivamente i conti. Nella storia della NBA c’è un solo precedente per una prestazione da 40 punti, 10 assist e 0 palle perse ai playoff: la realizzò Chris Paul nel 2018 con la maglia degli Houston Rockets, chiudendo con 41, 10 e il 59% dal campo in gara-5 per chiudere i conti contro gli Utah Jazz al secondo turno dei playoff. Jokic non ha ancora chiuso i conti, visto che dovrà battere i T’Wolves un’altra volta per tornare alle finali di conference (le terze in cinque anni), ma dopo le due sconfitte nelle prime due partite della serie, ora la situazione è tornata definitivamente nelle sue mani.

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La maglia celebrativa per il terzo titolo di MVP

Durante il riscaldamento prima della partita, diversi membri dei Nuggets — sia giocatori che membri dello staff — hanno indossato una simpatica maglia celebrativa per il premio di MVP di Jokic. Sul petto viene rappresentato lui da piccolo nella foto diventata storica con la felpa dei Denver Nuggets e una racchetta da tennis, con la scritta “Vi ricordate quando ridevate di me?”; sul retro c’è invece lui in versione “Joker” con tre premi in una sacca e i due dei playoff dello scorso anno in un’altra e la scritta “Ora ho tre MVP”.