Playoff NBA, Haliburton come Reggie Miller: litiga con un tifoso di New York e si gasa

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Come Reggie Miller nelle infuocate sfide degli anni ’90, anche Tyrese Haliburton ha litigato con un tifoso in prima fila al Madison Square Garden, trovando l’ispirazione per decidere gara-7 contro i New York Knicks specialmente in un primo quarto da 14 punti con 4/5 al tiro. "Aveva cominciato a parlare già prima della partita: sapevo che ne avrei trovato uno, ma è il bello di giocare in questo ambiente" ha detto dopo la partita

Sin da quando è arrivato a Indianapolis, Tyrese Haliburton è sempre stato consapevole di quale fosse la storia degli Indiana Pacers e si è fatto carico di portarla avanti nella sua esperienza con la franchigia. Nella decisiva gara-7 per riportare la squadra alle finali di conference a dieci anni dall’ultima volta, Haliburton ha cominciato fin dal primo quarto a prendersela con un tifoso seduto in prima fila, indicandolo dopo ogni canestro realizzato. E di occasioni ce ne sono state molte: il leader dei Pacers ha cominciato fortissimo come tutti i suoi compagni, dando il via a una serata da 67% al tiro — miglior prestazione di sempre ai playoff, senza limitarsi a gara-7 — con 5 canestri su 7 tentativi nel solo primo quarto, realizzando 14 punti con quattro triple a segno. Dopo ogni giocata ha indicato il tifoso in prima fila — non meglio identificato, ma comunque facoltoso per portersi permettere un posto in prima fila in una gara-7 che al Garden non si vedeva da 29 anni — riservandogli parole di fuoco, ricordando quanto fatto da Reggie Miller nelle leggendarie sfide di playoff degli anni ’90 tra i Pacers e i New York Knicks.

Haliburton: "Mi aveva preso di mira, ma è il bello di giocare qui"

Dopo la partita inevitabilmente in conferenza stampa — alla quale si è presentato con una felpa che ritraeva Reggie Miller mentre faceva lo storico gesto del “Choke” a Spike Lee — gli è stato chiesto cosa fosse successo. “Già prima della partita aveva cominciato a parlare” ha spiegato. “Sembrava che chiunque si sedesse in quei posti avesse qualcosa da dirmi, è tutta la serie che va avanti così. Sapevo che avrei trovato qualcuno con cui prendermela per gasarmi, è capitato che fosse lui. Ma è il bello di giocare in un ambiente come questo”. “Io e Reggie parliamo tutti i giorni, è un buon mentore per me” ha concluso Haliburton. “La felpa? Mi piace viaggiare comodo in aeroplano”. La prossima destinazione è Boston, dove Haliburton affronterà le prime finali di conference della sua carriera.

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