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NBA, Washington abbassa il prezzo e rimette Kuzma sul mercato

NBA
©Getty

Dopo aver chiesto un alto prezzo per cederlo alla deadline di febbraio, gli Washington Wizards si sarebbero convinti ad abbassare le pretese per Kyle Kuzma, rimettendolo sul mercato. Il 28enne ha un contratto a scendere nei prossimi anni che potrebbe diventare molto attraente per le squadre in lotta per il titolo

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La ricostruzione degli Washington Wizards è solamente agli inizi e il prossimo 27 giugno vivrà un momento importante, potendo selezionare alla numero 2 del Draft 2024. Nei piani futuri della franchigia non sembra esserci però Kyle Kuzma, sia perché tutti i giovani più interessanti del roster — Bilal Coulibaly, Deni Avdija e Corey Kispert — sono tutte ali, sia perché è uno dei pochi giocatori cedibili senza doverci rimettere (a differenza, ad esempio, di Jordan Poole). Dopo aver fissato un prezzo troppo alto alla deadline del mercato, almeno per quelle che erano le considerazioni delle squadre avversarie (si parlava di due prime scelte al Draft), secondo quanto riportato da Jake Fischer di Yahoo Sports la loro richiesta per cedere l’ex Laker è più ragionevole, rendendo possibile un suo addio in estate. Nell’ultima stagione Kuzma ha disputato 70 partite viaggiando a 22.2 punti, 6.6 rimbalzi e 4.2 assist di media con il 46.3% dal campo per una delle peggiori squadre della Western Conference, ma c’è un dettaglio che lo rende appetibile per le contender — oltre al suo skillset variegato. 

Kuzma ha ancora tre anni di contratto a circa 64 milioni di dollari complessivi, ma il suo accordo è a scendere, il che significa che nel 2026-27 guadagnerà appena 19.4 milioni di dollari rispetto ai 23.5 previsti il prossimo anno, con una stagione a 21.4 in mezzo. Questo particolare lo rende più che interessante per le squadre con un salary cap pieno, perché permette loro di guadagnare spazio salariale senza dover sacrificare nessuno, avendo così più margine di manovra con gli scambi e le firme. Un aspetto che renderà il prezzo di Kuzma un po’ più alto rispetto alla normalità, ma non così tanto da renderlo intoccabile per le altre squadre. Tra esse in passato i Sacramento Kings sono spesso stati accostati al campione NBA 2020, e con la necessità di cambiare qualcosa nel quintetto base potrebbero rifarsi sotto.

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