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NBA, Jaylen Brown ha gli incubi: "Alcuni Pacers sembravano diventati Michael Jordan"

NBA
©Getty

Nonostante l’assenza della stella Tyrese Haliburton gli Indiana Pacers hanno dato filo da torcere ai Boston Celtics, specialmente in un primo tempo chiuso a +12 all’intervallo tirando col 63% di squadra. I biancoverdi sono riusciti a spuntarla nel finale ma Jaylen Brown non ha dimenticato tanto in fretta la prestazione degli avversari: "Volavano dappertutto, tiravano bene. Alcuni di loro sembravano diventati il fot…o Michael Jordan o una roba del genere. Ci chiedevamo: cosa sta succedendo?"

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Gli Indiana Pacers sono caduti per la prima volta in casa, dove non perdevano dal 19 marzo, scivolando sullo 0-3 nella serie contro i Boston Celtics. Ma nonostante il ko che probabilmente mette la parola fine alle finali di conference — mai nessuno nella storia della NBA ha rimontato da 0-3 —, la squadra di coach Rick Carlisle non ha niente da rimproverarsi, giocando una partita al di sopra dei propri limiti toccando il +18 contro i biancoverdi sia nel primo che nel secondo tempo nonostante l’assenza della loro stella Tyrese Haliburton. I Pacers insomma hanno dato il loro meglio, tanto che Jaylen Brown è rimasto a dir poco impressionato davanti alla prestazione degli avversari: "Loro hanno giocato tutti bene” ha detto dopo la partita. “Bisognava essere in campo per percepirlo: volavano dappertutto, tiravano alla grande. Alcuni di loro sembravano essere diventati il fot…o Michael Jordan o una cosa del genere. Eravamo lì che ci chiedevamo: cosa sta succedendo?".

I Pacers volano nel primo tempo, ma vengono stoppati (letteralmente) nella ripresa

Il riferimento è con ogni probabilità per Andrew Nembhard, grande protagonista tra i Pacers con il suo massimo in carriera da 32 punti in gara-3, specialmente in un primo tempo in cui ha segnato 8 dei 10 tiri tentati con 3/3 dalla lunga distanza per 21 punti. In generale i Pacers hanno tirato col 63.6% dal campo nel primo tempo, distribuendo 20 assist su 28 canestri realizzati e dominando a rimbalzo per 21-10, nonostante Nembhard sia stato l’unico a segnare da tre (0/5 per i compagni). Una prestazione che ha permesso ai padroni di casa di andare all’intervallo lungo sul +12 nonostante il 10/24 da tre con cui stavano tirando i Celtics, ma nella ripresa le percentuali dei padroni di casa si sono drasticamente abbassate al 38.3%, subendo ben 9 stoppate da parte degli ospiti e perdendo 6 palloni, tra cui l’ultimo di Nembhard per la grande difesa di Jrue Holiday. Neanche la geniale rimessa disegnata da coach Carlisle sull’ultima rimessa ha permesso loro di pareggiare, ma pur avendo sprecato per la seconda volta nella serie un vantaggio di 5 punti negli ultimi due minuti di partita (mai successo negli ultimi 25 anni di playoff secondo i dati di ESPN), hanno ben poco da rimproverarsi.

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