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NBA Finals, Mamoli-Soragna da Dallas: "Doncic sul banco degli imputati". VIDEO

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©Getty

In una partita in cui offensivamente hanno brillato per la prima volta tutte le quattro star contemporaneamente - Tatum e Brown da una parte (entrambi sopra i 30 punti), Doncic e Irving dall'altra - lo sloveno si ritrova sotto accusa sia per il suo rendimento difensivo che per un atteggiamento tornato polemico contro gli arbitri. Che a 4 minuti e 12 secondi dalla fine gli hanno fischiato il sesto fallo

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DALLAS - Onori e oneri di essere il leader di una franchigia. Con i suoi Dallas Mavs sotto 0-3 nella serie di finale contro Boston, “Luka Doncic è sul banco degli imputati”, raccontano Alessandro Mamoli e Matteo Soragna dal Texas. Nessuno mette l’accento sui suoi 27 punti, con 6 assist e 6 rimbalzi: tutti puntano l’attenzione sugli ultimi 252 secondi di partita, quelli osservati dalla panchina dallo sloveno, reo di aver raggiunto il limite di 6 falli (per la prima volta in carriera ai playoff, solo la terza in carriera). Quando c’era da completare la rimonta ai danni dei Celtics, Doncic non era in campo. Ma nei 38 minuti trascorsi in campo “l’atteggiamento, soprattutto nella metà campo difensiva, è stato ancora una volta discutibile”, afferma Mamoli. “In attacco come al solito fa la differenza, non è certo una novità – dice Soragna – ma difensivamente è stato attaccato spesso, ha concesso punti facili e poi è tornato a lamentarsi troppo con gli arbitri, spesso a discapito di un rapido rientro in difesa”. Un nervosismo che in parte Soragna prova a giustificare: “Il fatto di vedere poco aiuto dai suoi compagni potrebbe giocare un ruolo”. Un aiuto sicuramente arrivato da Kyrie Irving (35 punti in gara-3 dopo i 28 totali delle prime due) ma non dal resto del supporting cast, ancora una volta impalpabile. 

Soragna su Brown: "Con gara-3 ha timbrato il premio di MVP?"

E Boston ne ha approfittato, con l’alternanza dei due “Js”, Tatum e Brown: “Probabilmente Jaylen Brown con questa prestazione – 30 punti, 8 rimbalzi, 8 assist - ha messo il timbro sul premio di MVP di queste Finals”, afferma Soragna, pronto però a sottolineare anche l’apporto “di tutti gli altri, pronti a fare le piccole cose e permettere così alle individualità di splendere”. Una ricetta vincente, per tutta la stagione e anche per le prime tre gare di queste finali NBA.  

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