Dopo mesi di voci e ipotesi, alla fine Bronny James è stato scelto proprio dai Los Angeles Lakers con la 55° chiamata al Draft. Reduce dal recupero dopo lo spaventoso arresto cardiaco che l’aveva visto protagonista la scorsa estate durante un allenamento al college a USC, il primogenito di casa James potrà coronare il sogno, suo e di LeBron, di giocare al fianco del padre, evenienza mai successa prima nella storia della NBA
Il finale era, se non scritto, prevedibile e previsto da molti tra gli addetti ai lavori. Eppure, i meccanismi che regolano il processo di scelte del Draft NBA avevano lasciato tutto in sospeso letteralmente fino all’ultimo minuto, con la possibile, clamorosa sorpresa dietro l’angolo. E invece, dopo mesi di voci, polemiche e ipotesi, alla fine Bronny James è finito proprio ai Los Angeles Lakers, dove ora potrà coronare il sogno, suo e di LeBron, di giocare con il padre. Nella lunga storia della NBA (oltre 75 anni) non era mai successo che una coppia padre-figlio scendesse in campo assieme nella lega: scenario invece ora molto probabile (resta da ratificare il rinnovo contrattuale di LeBron ai Lakers), e i due lo faranno addirittura da compagni di squdra. Il primogenito della stella gialloviola, infatti, dopo un percorso passato anche dallo spaventoso arresto cardiaco della scorsa estate durante un allenamento con la squadra di USC, è finalmente approdato in NBA e lo ha fatto ai Lakers. Non è, sotto molti punti di vista, un approdo in grande stile, perché Bronny, prima di sentire il suo nome, ha dovuto attendere la 55° chiamata, la quart’ultima di questo Draft. C’è però da scommettere che l’attenzione (o forse più giusto chiamarla pressione) che lo accompagnerà nel suo ingresso in NBA non sarà quella che di solito viene riservata alla 55° scelta di un Draft.
