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NBA, i Lakers puntano davvero su Bronny James: contratto di 4 anni al figlio di LeBron

NBA

Dopo averlo scelto con la 55° chiamata all’ultimo Draft, i Lakers hanno deciso di concedere a Bronny James un contratto di 4 anni per totali 7.9 milioni di dollari. Si tratta di una concessione rara per un giocatore scelto così in basso al Draft, ma in casa gialloviola l’intenzione sembra quella di puntare sul serio sul figlio di LeBron, dandogli lo spazio e il tempo per maturare e diventare protagonista a Los Angeles

LEBRON JAMES RESTA AI LAKERS: COSA VUOL DIRE IL SUO NUOVO CONTRATTO

In casa James, ieri, è stata giornata di firme importanti. Era da poco arrivata quella di LeBron sul nuovo contratto biennale con i Lakers, infatti, che anche il figlio Bronny chiudeva formalmente il suo accordo con il front office gialloviola. Dopo averlo scelto con la 55° chiamata all’ultimo DraftRob Pelinka e soci hanno deciso di concedere al figlio di LeBron un quadriennale da complessivi 7.9 milioni di dollari, tenendosi la discrezionalità riguardo l’ultimo anno di contratto attraverso una team option. Si tratta di un impegno che raramente una franchigia si prende con un giocatore scelto così in basso al Draft, ma d’altronde era evidente già da prima del suo sbarco a Los Angeles che Bronny non sarebbe stato una seconda scelta qualsiasi.

Il contratto di Bronny e il piano dei Lakers

Il contratto concesso a Bronny ha una struttura, questa sì tipica degli accordi concessi alla stragrande maggior parte dei giocatori, a salire e nella sua prima stagione da professionista l’ex USC percepirà un salario di 1.1 milioni di dollari, per arrivare poco sotto i 2.5 milioni nella stagione 2027-28. Si tratta di cifre non esorbitanti, ma interamente garantite, particolare non di poco contro per un contratto destinato ad una seconda scelta al Draft. L’impressione, quindi, è che al di là dell’aspetto “hollywoodiano” relativo all’ingaggio di Bronny, certamente da non sottovalutare, i Lakers vedano nel figlio di LeBron un talento grezzo su cui puntare. È prevedibile quindi che a James Jr., sarà questo il nome che campeggerà sulla sua maglia numero 9, verrà concesso il tempo e lo spazio necessario per compiere quel processo di maturazione necessario per diventare a tutti gli effetti un giocatore NBA. Coniugare questa esigenza con la pressione mediatica, già notevole e destinata solo ad aumentare con l’avvio della stagione, che accompagna la tanto chiacchierata coppia padre-figlio non sarà tuttavia semplice, ma tra i compiti del nuovo coach gialloviola JJ Redick e di tutta la dirigenza gialloviola ci sarà proprio la tutela del percorso di crescita di Bronny.

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