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Mercato NBA, Kawhi Leonard sull'addio di Paul George: "Nessuna sorpresa". Lue: "Deluso"

NBA
©Getty

Come da copione, la superstar dei Clippers non lascia filtrare neppure un'emozione di fronte alla firma del suo ex compagno per i Sixers: "Sapevamo qual era la situazione fin dall'inizio della stagione". Diversa la reazione dell'allenatore di L.A.: "Deluso dall'incapacità di trovare un accordo. Deluso che abbia scelto di non tornare", dice. Ma proprio il contratto di Leonard potrebbe aver giocato un ruolo nell'addio di George

Team USA può contare su un giocatore dei Clippers e sul suo capo-allenatore (nelle vesti di assistente in nazionale): ed entrambi hanno scelto di commentare l’addio di Paul George a L.A. e il suo approdo a Philadelphia. “Nessuna sorpresa – ha detto Kawhi Leonard – perché fin dal via della stagione sapevamo qual era la sua situazione contrattuale [in scadenza nell’estate 2024, ndr] e perché sapevamo come poteva finire. Io e Paul ne abbiamo parlato per tutto l’anno”. Proprio il contratto offerto dai Clippers a Leonard (un’estensione per 3 anni e 150 milioni di dollari) e non offerto a George sembra aver scatenato inizialmente il malcontento del giocatore. “Offensiva”, dicono i beni informati, è stata considerata la prima proposta ricevuta dal front office di L.A.: 2 anni per 60 milioni di dollari (20 milioni all’anno in meno del suo collega). L’offerta nel tempo è cresciuta ma non abbastanza da convincere Paul George a restare: “Ed è un brutto colpo per l’organizzazione – ha detto coach Tyronn Lue – perché con lui perdiamo un pezzo importante della nostra squadra, difficile da rimpiazzare. Sono deluso che non si sia riusciti a trovare un accordo; sono deluso che abbia scelto di non tornare”, ha affermato, come a dividere le responsabilità della mancata firma tra il front office dei Clippers e il giocatore stesso. 

L’assenza di George finirà forse per mettere ancora più pressione sulle spalle di Kawhi Leonard: “Se cambierà il modo in cui dovrò guidare la squadra senza di lui? No. Sarà lo stesso di sempre”, ha tagliato corto il due volte campione NBA con Spurs e Raptors. Che a L.A. sognava il terzo anello della sua carriera e per adesso si è dovuto accontentare (al massimo) di una finale a Ovest nel 2021. 

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