La città dell'Oregon riaccoglie una squadra WNBA dopo il tentativo fallito a inizio millennio quando le Portland Fire giocarono in città soltanto per tre stagioni, prima di fallire. Dal 2026 salirà così a 15 il numero delle squadre nella lega, a testimonianza del crescente interesse e del successo del movimento femminile
La WNBA, trascinata dal fenomeno Caitlin Clark e dalle tante superstar ormai affermate (da A'ja Wilson a Breanna Stewart, Sabrina Ionescu e tante altre) sta vivendo una stagione senza precedenti, per interesse e popolarità. Popolarità su cui la lega femminile ora sta capitalizzando e così, dopo aver già accolto nella famiglia due nuove città, San Francisco (dove nasceranno le Golden State Valkyries) e Toronto (prima squadra canadese), ora è il turno di Portland, che diventerà la 15^ franchigia WNBA. Per la città dell'Oregon si tratta in realtà di un ritorno nella WNBA, visto che per tre stagioni (2000, 2001 e 2002) le Fire erano già scese in campo, prima di dover dichiarare un fallimento. E il ritorno in città (a partire dalla stagione 2026, quando si apriranno le porta del Moda Center anche al basket femminile) è proprio l'emblema dei tempi che sono cambiati, e del crescente successo che oggi la lega incontra, a livello di spettatori, di rating televisivi e di interesse generale.