La notizia era arrivata la scorsa settimana e aveva preso tutti di sorpresa: a soli 21 anni AJ Griffin, 16° scelta assoluta al Draft 2022, ha deciso di lasciare il basket. E ora l’ex Duke ha deciso di spiegare la sua scelta alquanto inconsueta. Dietro alla decisione di ritirarsi c’è la volontà di inseguire la vocazione religiosa e diventare a tutti gli effetti Ministro di culto
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Quando AJ Griffin, non più tardi di una settimana fa, aveva annunciato la sua intenzione di lasciare il basket, la sorpresa era stata davvero grande. A soli 21 anni, Griffin, figlio d’arte (il padre Adrian è stato giocatore a sua volta e da poco anche allenatore a Milwaukee), era stato scelto alla 16° posizione da Atlanta al Draft del 2022 e, nonostante qualche difficoltà riscontrata nella sua seconda stagione in NBA, sembrava infatti essere comunque un prospetto degno di nota. I Rockets, che l’avevano messo sotto contratto per la stagione 2024-25, non hanno però potuto fare altro che assecondare la volontà del giocatore, liberandolo dall’accordo di complessivi 3.9 milioni di dollari con un tutto sommato modesto buyout di 250.000 dollari. Il denaro, d’altronde, non sembra rappresentare una priorità nella vita di AJ, che a qualche giorno di distanza ha voluto spiegare la sua scelta.
Addio al basket per seguire Gesù
“Ho deciso di lasciare il basket per seguire Gesù” ha spiegato Griffin stesso, “so che per molti questa può sembrare una sconfitta, ma volevo solo farvi sapere che sono felicissimo della mia scelta perché ora avrò la possibilità di servire davvero il Signore”. L’ex Hawks ha poi spiegato di aver iniziato questo profondo percorso spirituale ancora nel 2020 e di avere ora l’intenzione di dedicare tutto il suo tempo all’obiettivo di diventare un Ministro di culto a tutti gli effetti. “Ho capito che continuando a giocare non avrei potuto dedicarmi davvero a ciò che voglio fare” ha quindi chiarito l’ex Duke, ora pronto a intraprendere un cammino di certo inconsueto per atleti del suo livello e della sua età.