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NBA, Harden non ha dubbi: “Adeguarmi all'evoluzione del gioco? Semmai è il contrario”

NBA

James Harden si appresta a iniziare la sua 16° stagione in NBA e dopo l’addio di Paul George il suo ruolo nei Clippers potrebbe essere ancora più importante. Secondo molti, però, a 35 anni compiuti l’ex Rockets e Nets è lontano dal picco di carriera e il suo stile di gioco non è più al passo coi tempi. Il diretto interessato, invece, vede la questione in maniera parecchio diversa

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La nuova stagione che va a iniziare tra poco più di settimane si prospetta piena di punti di domanda per i Clippers, ma una certezza appare già chiara fin da ora: per poter rimanere competitiva, la squadra avrà bisogno del miglior James Harden. L’addio di Paul George, che in estate ha preferito firmare con Philadelphia, pone un peso decisamente maggiore sulle spalle dell’ex Rockets e Nets. Buona parte dellamanovra offensiva dei Clippers sarà nelle sue mani, eventualità che non accadeva ormai da diverse stagioni. Con l’approdo a Brooklyn prima e proprio a Philadelphia poi, infatti, aveva portato Harden ad agire quasi da “terzo violino” dietro a Kevin Durant e Kyrie Irving da una parte e a Joel Embiid e Tyrese Maxeydall’altra. Stessa situazione trovata poi ai Clippers, dove Kawhi Leonard e George erano senza dubbio alcuno le stelle designate della squadra. Ora l’assenza di George, unita alle ormai consuete condizioni fisiche precarie di Leonard, sembrano poter riportare indietro Harden ai tempi di Houston, quando l’attacco era completamente nelle sue mani. 

Harden e l’evoluzione del gioco

Proprio la possibilità di poter vedere un Harden in versione “vintage” ha spinto un cronista a chiedere al giocatore del suo possibile adattamento allo stile di gioco ora in voga in NBA, sensibilmente diverso rispetto a quello praticato quando era il leader della Houston guidata in panchina da Mike D’Antoni. “Adattarmi allo stile di gioco odierno? Io sono uno di quelli al cui stile è stata la NBA a doversi adattare” ha risposto Harden, dall’alto delle sue dieci convocazioni all’All-Star Game, dei tre titoli di capocannoniere e del premio di MVP vinto nel 2018. Reduce da una stagione chiusa a 16.6 punti, 8.5 rimbalzi e 5.1 assist di media, insomma, Harden non sembra preoccupato dal ritmo di gioco sempre più veloce adottato da quasi tutte le squadre della lega e che in teoria male si accoppia alle sue caratteristiche e alla sua non più giovanissima età. “Mi sento nelle migliori condizioni fisiche degli ultimi 5 o 6 anni” ha aggiunto la guardia dei Clippers, ora attesa a confermare tanta fiducia nei propri mezzi attraverso le prestazioni sul campo. 

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