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NBA, la versione di Doc Rivers: "Nella mia carriera da allenatore non ho mai fallito"

NBA

L’annata che lo attende sulla panchina dei Bucks è accompagnata da tante aspettative ma anche da tanti dubbi, eppure Doc Rivers si dice molto ottimista. E, alla vigilia di quella che sarà la sua 25° stagione su una panchina NBA, il coach di Milwaukee si è concesso una lunga intervista a “The Athletic” in cui ha parlato anche dei suoi passi falsi (o presunti tali) del passato

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Un quarto di secolo sulle panchine NBA non è cosa da poco, anzi, il traguardo che attende Doc Riversnella stagione che inizia tra pochissimi giorni è di quelli storici. L’ex coach di Celtics e Clippers, arrivato a Milwaukee nel corso della scorsa regular season, proverà a rendere speciale la sua 25° stagione da capo allenatore. In una lunga intervista concessa a “The Athletic”, Rivers si è detto molto fiducioso in vista di quella che per i Bucks appare come la più classica delle annate che possono portare a due soli risultati: il trionfo o il disastro. “Come diceva Bill Belichick” ha dichiarato Rivers, citando il leggendario allenatore di New England in NFL, “o faremo atterrare questo c**z* di aereo, oppure ci schianteremo”. Una situazione, quella dove la vittoria sembra quasi obbligatoria, in cui Rivers si è già trovato in passato e, a suo dire, non ha mai fallito.

La versione di Doc

A mio parere non ho mai fallito in passato” ha risposto Rivers parlando dei dubbi che lo accompagnano dopo le ultime annate, non proprio felicissime, tra Clippers e Sixers, “Fallire? Cosa significa? Che non abbiamo vinto il titolo?”. Rivers si è quindi soffermato sulla sua avventura più recente, quella a Philadelphia. “Prendiamo Philadelphia, per esempio. Avevo ereditato una squadra che era uscita al primo turno dei playoff subendo un 4-0” ha specificato il coach dei Bucks, “l’anno dopo abbiamo vinto la Eastern Conference in regular season e siamo arrivati a una sola partita dalle finali a Est”. Per Rivers, infine, si tratta giusto di punti di vista: “È tutta una questione di come si raccontano le cose, ma quando dicono che non sono in grado di vincere credo che sia una st*o*za*a, perché ho dimostrato di saperlo fare, solo che è davvero una cosa difficile”.

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