Lunedì notte Chris Paul è tornato ad affrontare i Clippers, con cui ha giocato sei stagioni, calpestando per la prima volta il parquet del nuovissimo Intuit Dome. I suoi Spurs hanno perso 113-104, ma per CP3 è stata anche l’occasione per riflettere sul suo passato, e il super veterano ha detto che non gli dispiacerebbe un domani venire celebrato dalla sua ex franchigia
Quando Chris Paul era arrivato ai Clippers nel 2011, la squadra era reduce da un record perdente in 17 delle 18 stagioni precedenti, un disastro con pochi eguali nella storia della NBA. E proprio l’arrivo di CP3 da New Orleans rappresentava la svolta nella storia della franchigia, che pur non arrivando mai a essere davvero competitiva per il titolo, da lì in poi sarebbe rimasta stabilmente ai piani alti della Western Conference. E anche se l’avventura dei Paul ai Clippers è finita ormai da sette anni, nei quali tra l’altro il giocatore ha cambiato altre cinque squadre, il suo ricordo su quella sponda di Los Angeles non sembra essere ancora svanito.
CP3 e i Clippers di ieri e di domani
Non che fosse ovviamente la sua prima da ex contro i Clippers, ma la partita di lunedì notte è stata comunque un po’ speciale per Paul. La sconfitta patita per 114-103 patita dai suoi Spurs, infatti, ha rappresentato la prima sfida giocata dal grande ex nella nuova casa della franchigia di Steve Ballmer. “È davvero incredibile” ha detto CP3 del nuovissimo Intuit Dome, “dopo tanti anni a condividere il palazzetto contro i Lakers, sono felice di poter giocare qui”. Paul, dopo aver ribadito di essere concentrato sul presente e sulla stagione da disputare al fianco di Victor Wembanyama, si è però lanciato in un possibile futuro dove la sua maglia dei Clippers numero 3 potrebbe venire appesa proprio al soffitto dell’Intuit Dome. “Sarebbe sicuramente un onore, la mia famiglia vive ancora qui a Los Angeles e i Clippers hanno e avranno sempre un posto speciale nel mio cuore”.