Dirigenti NBA, giocatori, allenatori e altri addetti ai lavori si sono incontrati per discurtere di come rilanciare la partita delle stelle, da anni oggetto di critiche per la totale mancanza di agonismo che l'ha resa sempre meno interessante. La formula trovata sarebbe quella del torneo a quattro squadre, invece della classica gara secca Est contro Ovest
Sono anni che si discute del declino dell'All-Star Game, cercando di trovare possibili formule per rilanciare una partita diventata quasi stucchevole per la totale assenza di agonismo tra i giocatori. Nel 2018 è stata varata la formula dei due capitani, con conseguente Draft per cercare di creare più attenzione sull'evento (eliminando per qualche stagione anche la classica divisione Est contro Ovest). Ma la trovata non ha sortito effetto alcuno sulla partita in sé, e l'anno scorso si è toccato forse il punto più basso con un 211 a 186 finale in cui non si è mai visto nemmeno un accenno di difesa. E da lì si sono intensificate ulteriormente le critiche e le voci di una possibile 'rivoluzione'.
L'idea del torneo
L'All-Star Weekend 2025 è in programma al Chase Center di San Francisco, casa degli Warriors, e qualche settimana fa è uscita la notizia che il commissioner Adam Silver avrebbe discusso con la stella locale Steph Curry di soluzioni per rilanciare l'evento. Ora ESPN fa sapere che la discussione non ha riguardato solo Curry, ma un nutrito gruppo di dirigenti, giocatori e addetti ai lavori NBA. La formula che avrebbe trovato molti consensi sarebbe quella del 'torneo'. Invece della classica sfida Est contro Ovest si giocherebbe un quadrangolare con due semifinali e una finale. Le squadre sarebbero formate da otto giocatori ciascuna, tre composte da All-Star, e la quarta sarebbe la vincente del Rising Stars Game, la sfida tra i migliori giocatori al primo o al secondo anno. Ora si attendono - eventuali - comunicazioni ufficiali.