I Milwaukee Bucks hanno raddrizzato la loro stagione, cominciata con un record di 2-8 che aveva fatto nascere dubbi sul futuro di Giannis Antetokounmpo in Wisconsin. Tutte le squadre che hanno chiamato i Bucks per chiedere informazioni sul due volte MVP sono state però rispedite al mittente: "Vivete in un mondo di fantasia" è stata la netta risposta della franchigia
Oggi i Milwaukee Bucks sono risaliti al quinto posto nella Eastern Conference, forti di nove vittorie nelle ultime 11 partite per raddrizzare una stagione che era partita malissimo. La squadra di Doc Rivers aveva cominciato la regular season con sole due vittorie a fronte di 8 sconfitte, facendo nascere voci e speculazioni sul futuro di questo roster e in particolare di Giannis Antetokounmpo alla vigilia del suo 30° compleanno (che compie oggi), facendo immaginare per lui un futuro lontano dalla franchigia con cui ha rinnovato fino al 2027 solo un anno fa. Diverse squadre avversarie, facendo il proprio lavoro di "due diligence" hanno chiamato i Bucks chiedendo loro informazioni sulla situazione del greco, ma ogni tentativo è stato bruscamente rispedito al mittente. Secondo quanto scritto da Sam Amick di The Athletic, la risposta dei Bucks a ogni tentativo è stata "Vivete in un mondo di fantasia se pensate che sia sul mercato" ribadendo la volontà di continuare a puntare su Antetokounmpo e di costruirgli attorno una contender.
Giannis formato MVP: la rinascita passa da lui
Per la verità non c’è mai stato dubbio che Milwaukee voglia andare avanti con il giocatore più importante della sua storia: anche nei momenti peggiori di questa stagione, un addio di Antetokounmpo è stato descritto come possibile solo e unicamente nel caso in cui fosse stato lui a chiedere la cessione. La risposta di Antetokounmpo, però, è arrivata in campo con una stagione da MVP: al momento è il capocannoniere della lega a 32.6 punti tirando col 61.6% dal campo, insieme a 11.6 rimbalzi, 6.7 assist e 1.4 stoppate di media. Antetokounmpo sta anche tirando benissimo dalla media distanza sfiorando il 50% nelle cosiddette “long 2s” (di gran lunga il miglior dato della carriera), rendendosi ancora più difficile da marcare per le difese avversarie, e trascinando i Bucks tra le prime sei a Est insieme a una rinnovata solidità difensiva. Sono ancora lontani dai record e dai rendimenti delle varie Cleveland e Boston, ma una cosa è certa: il futuro dei Bucks è ancora legato ad Antetokounmpo, e non se ne priveranno tanto facilmente.