Con il nuovo anno dovrebbe arrivare un po' più di chiarezza sul futuro societario dei campioni NBA in carica. Che per il 2025-26 potrebbero costare - tra stipendi e tasse - oltre mezzo miliardo di dollari. "Ma la franchigia è in ottime condizioni finanziarie", dice Grousbeck, il proprietario uscente, che però avverte il "socio" Pagliuca: "Felici che sia interessato alla quota di maggioranza, ma l'asta è aperta a tutti, senza favoritismi"
In campo le cose continuano ad andare alla grande (23 vittorie nelle prime 31 gare disputate) ma attorno ai Boston Celtics nei circoli NBA continua a esserci tantissima attenzione per quel che riguarda la situazione societaria. Perché a giugno, a pochi giorni dalla conquista del titolo n°18 della storia della franchigia, Wyc Grousbeck, proprietario di maggioranza, ha annunciato che i Celtics erano in vendita. Ed è proprio Grousbeck che recentemente, al Boston Globe, ha fornito qualche dettaglio in più sulla situazione finanziaria della squadra e sul futuro della franchigia. "Le discussioni sono iniziate - ha fatto sapere - e abbiamo ricevuto le prime offerte", vagliate da due società finanziarie come JP Morgan & Chase e BDT & MSD Partners. L'attuale proprietà, che insieme a Grousbeck vede, in qualità di socio di minoranza, anche quel Steve Pagliuca proprietario tra le altre cose anche dell'Atalanta nella nostra Serie A, ha comprato i Celtics nel 2022 per 360 milioni di dollari e oggi (dalle ultime valutazioni) i Celtics valgono oltre 5.6 miliardi di dollari (dietro solo a cinque squadre in tutta la NBA). Va tutto a gonfie vele? Sì, ma c'è un però. Dopo i rinnovi accordati a Tatum e Brown (titolari dei due contratti più ricchi nella storia della lega) e agli altri protagonisti del titolo 2024, la spesa per tenere assieme questi Celtics - tra stipendi e tasse da pagare - ammonterà a oltre 500 milioni di dollari già nel 2025-26.
L'aspetto economico dell'affare
Una cifra che potrebbe spaventare i possibili acquirenti, così come l'ammissione, da parte di Grousbeck, lo scorso giugno, che "i Celtics al momento stanno perdendo soldi". Affermazione però parzialmente corretta dal diretto interessato: "In passato abbiamo fatto abbastanza soldi da poterne accumulare un po' in un fondo. Nei nostri 22 anni di proprietà, non è mai stata richiesta una ricapitalizzazione: la franchigia si è sempre finanziata e sostenuta da sola, e anche oggi è in eccellenti condizioni finanziarie", assicura Grousbeck. A cui ora non resta che valutare la miglior offerta tra cui, sicuramente, troverà anche quella di Pagliuca, che ha già fatto sapere di essere interessato a diventare azionista di maggioranza: "Steve sa benissimo - e lo accetta - che l'asta sarà aperta a tutti. Lui è stato un grande partner negli ultimi 22 anni, siamo felici che sia interessato, ma non ci sono diritti speciali concessi a nessuno". Fate la vostra miglior offerta, signori...