Prosegue la saga tra Jimmy Butler, sospeso per 7 partite dalla franchigia e di fatto separato in casa, e i Miami Heat. Stando alle ultime voci di mercato, il giocatore avrebbe avvertito Memphis e Milwaukee di non gradire un eventuale scambio con quelle destinazioni, mentre Golden State, a lungo tempo data in pole position per il veterano ex Bulls e Sixers, si sarebbe sfilata perché alla ricerca di un altro profilo tecnico e tattico
MERCATO NBA: UN GIOCATORE DA SACAMBIARE PER OGNI SQUADRA
Nella notte Miami ha ottenuto una vittoria convincente e importante sul campo di Golden State, giocando ancora una volta senza Jimmy Butler, sospeso per 7 partite dalla franchigia dopo le dichiarazioni polemiche della scorsa settimana. E se gli Heat sono usciti dal Chase Center con ottime sensazioni, dalla Baia per Butler è arrivata una notizia non proprio gradita. Secondo quanto riportato da Marc Spears di “ESPN”, infatti, gli Warriors si sarebbero sfilati dalla corsa al veterano ex anche di Bulls e Sixers. Golden State, infatti, preferirebbe puntare su un lungo da affiancare a Draymond Green, con Nikola Vucevic, Walker Kessler, John Collins e Myles Turner come nomi messi nel mirino. Nulla da fare quindi per il tanto approdo agli Warriors di Butler, che man mano vede restringersi la gamma di opzioni per la sua possibile uscita da Miami.
Le preferenze di Jimmy e il suo futuro in bilico
Poco prima della notizia riguardante l’interesse ormai scemato da parte degli Warriors, poi, erano stati rispettivamente Chris Haynes e Kevin O’Connor, insider con fonti normalmente piuttosto attendibili tra i front office della lega, a rivelare come l’agente di Butler avrebbe informato Memphis e Milwaukee, altre due squadre interessate alla stella degli Heat, del poco se non addirittura inesistente entusiasmo del giocatore di fronte alla prospettiva di vestire le maglie di Grizzlies e Bucks. Al momento, quindi, il campo delle possibili destinazioni in uscita da Miami pare restringersi sempre più per Butler. Anche perché le possibili trattative con Phoenix, altra squadra spesso menzionata nella lista delle squadre interessate, sembrano essersi subito arenate sullo scoglio rappresentato dal pesante contratto di Bradley Beal, teoricamente la contropartita ideale dal punto di vista dei salari, e sulla “no trade-clause” che lo accompagna. In attesa di sviluppi, a meno di un mese dalla trade deadline, il caso Butler resta quindi di difficile, anzi di difficilissima soluzione.