Chi pensava che l'arrivo di una superstar neppure 26enne come Luka Doncic potesse preoccupare LeBron James, spostando il focus della franchigia dal presente al futuro, ha incassato la secca replica del leader 40enne dei Lakers, che ancora una volta ha affidato al campo campo la sua vera risposta, trascinando i gialloviola a una convincente vittoria sui Clippers
In campo LeBron James ha dimostrato, ancora una volta, di essere il leader di questi Lakers, che hanno dominato il derby contro i Clippers grazie alla sua prestazione da 26 punti, 9 assist e 8 rimbalzi con 8/13 al tiro. Ma in spogliatoio, nel dopo partita, era logico si parlasse anche (se non soprattutto) del suo nuovo compagno, a lungo seduto al suo fianco in panchina, ancora in borghese: Luka Doncic. “Col suo arrivo – è stato chiesto a LeBron – sei preoccupato che il focus della franchigia si sposti più sul futuro che sul presente?”. “E che problema c’è?”, la secca risposta di “King James”. Che poi ha aggiunto: “Se fosse un problema avrei già rinunciato alla mia clausola ‘no-trade’ sul contratto per andarmene da qui”. James – come solo Bradley Beal in tutta la lega – è infatti titolare di una particolare clausola contrattuale che richiede la sua approvazione in caso di un ipotetico scambio organizzato dai Lakers per mandarlo altrove.
"Il mio compito è aiutare Luka"
Ma alla domanda sui suoi piani futuri – annunciati in passato sottolineando la volontà di chiudere la carriera a Los Angeles in gialloviola – LeBron ha tagliato corto: “Sentite, ora sono qui e vivo nel momento: il mio compito, da leader e da capitano di questa squadra, è di far di tutto per aiutare Luka (Doncic) e Maxi (Kleber) nel loro inserimento in questo gruppo”. Per poi aggiungere, scherzando: “Di Markieff Morris non mi preoccupo: abbiamo già vinto un titolo NBA assieme noi! [quello del 2020, nella bolla]”.
