Il candidato MVP degli Oklahoma City Thunder Shai Gilgeous-Alexander ha deciso di lasciare il suo agente Thad Foucher e da adesso in poi si rappresenterà da solo per le questioni contrattuali che riguardano la parte cestistica della sua carriera, mentre si appoggerà a un’altra agenzia per le sponsorizzazioni e il marketing. In estate il canadese potrà firmare un’estensione contrattuale da quasi 300 milioni di dollari con OKC
Shai Gilgeous-Alexander sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, leader degli Oklahoma City Thunder primi nella Western Conference e candidato insieme a Nikola Jokic per il premio di MVP della stagione. Giocatori come SGA sono in grado di "comandare" un contratto al massimo salariale senza nemmeno aver bisogno di contrattare, e a rappresentarlo al tavolo delle trattative nella prossima estate sarà… se stesso. Con una mossa a sorpresa, SGA ha deciso di lasciare il suo agente Thad Foucher del Wasserman Group e da adesso in poi si rappresenterà da solo per tutte le questioni contrattuali che riguardano la parte cestistica della sua carriera, mentre si appoggerà a un’altra agenzia per le sponsorizzazioni , il marketing e tutto ciò che riguarda l’extra campo. Una decisione arrivata a poca distanza da un mese di luglio nel quale il canadese potrà firmare un’estensione contrattuale da quasi 300 milioni di dollari in cinque anni con OKC, che considerando la sua età (27 anni da compere il prossimo 12 luglio) e la qualità delle sue prestazioni è da dare più che per scontata.
Gli altri giocatori “senza agenti” della NBA
Non è il primo giocatore che decide di andare “per conto proprio” per le questioni cestistiche. Anche la stella dei Philadelphia 76ers Joel Embiid ha infatti deciso di procedere da solo per quanto riguarda i rinnovi contrattuali, mentre in passato James Harden si era solamente appoggiato a un gruppo di avvocati per i suoi rinnovi già ai tempi degli Houston Rockets, prima di riprendere un agente canonico nel passaggio da Brooklyn e Philadelphia. Andando più indietro nel tempo, LeBron James nel 2005 decise di lasciare una delle più potenti agenzie dell’epoca, quella dei fratelli Goodwin, affidandosi ai suoi amici Rich Paul (per la parte cestistica) e Maverick Carter (per quella finanziaria) con una mossa senza precedenti.
